Decreto rifiuti a rischio ribaltamento
IL DECRETO rifiuti riprende il suo iter nella commissione Ambiente della Camera, ma la strada verso l'affossamento sembra segnata. Anzi rischia il ribaltamento, dopo l'approvazione alla Camera (nonostante il parere contrario del governo) dell'ordine del giorno del Pd (proposto dall'onorevole Alessandro Brat-ti) che impegna l'esecutivo a consentire il trasporto dei rifiuti dalla Campania «in tutte le regioni italiane», in particolare in quelle del Nord. Il governo è stato battuto. Il documento approvato indica in prima battuta l' inceneritore di Brescia e gli altri impianti del Nord gestiti dalla società A24 (che controlla a Napoli la Partenope Ambiente) come luogo dove avviare lo smaltimento dei rifiuti del capoluogo campano. Inoltre l'odg chiede al governo di verificare «quali altri impianti del Nord Italia possano ospitare e assorbire parte delle giacenze della Provincia di Napoli». Dopo il rinvio dell'aula per i problemi tra il Pdl campano e la Lega, il relatore del provvedimento, Agostino Ghiglia (Pdl), spiega tra l'altro che «alla luce dell'ordinanza del Consiglio di Stato (che ha sospeso la sentenza del Tar Lazio che stabiliva lo stop al trasferimento dei rifiuti fuori regione) dovremmo sentire i rappresentanti degli enti locali, le Province, la Regione e il sindaco di Napoli». La Lega, sottolinea Ghiglia, «si è detta d'accordo». Favorevole alle audizioni anche il sottosegretario all'Ambiente Giampiero Catone. Tutti e tre gli enti, si sono già espressi a favore della sentenza del Consiglio di Stato (che permetterebbe i trasferimenti senza il nulla osta preventivo delle Regioni) e comunque le audizioni, che si avvieranno non prima della prossima settimana, segnano comunque, nei fatti, la morteeecau scade agosto la decreto: chiude i battenti - tenti i primi del prossimo mese. Intanto per le strade cittadine sono ancora in calo le giacenze di rifiuti: 1340 tonnellate. E dovrebbe arrivare tra oggi e domani la firma della Regione perl'ordinanza che dovrebbe autorizzare i conferimenti extraprovinciali nelle discariche di Savina-gno Irpino e a San Tammaro. L'ordinanza è scaduta lunedì mentre è polemcia sulla differenziata. Sulla raccolta è stato pubblicato il rapporto Istat sugli "indicatori ambientali urbani": aNapoli laraccoltadifferenziata non supera il18 percento, mentre gli altri Comuni capoluogo superano la media nazionale (al 31,7 per cento) con Salerno che arriva al 71, Avellino al 67,3, Caserta a146,9, e Benevento al 33,9. Raphael Rossi, presidente di Asìa Napoli, però, fa una precisazione, fornendo cifre aggiornate: «Il dato del 16,1 per cento comunicato venerdì 22luglio in Commissione ambiente al Comune, si riferisce a maggio. Con la nuova direzione aziendale e l'impulso dato alla raccolta differenziataportaaporta, insultati di giugno sono già in crescita, 17,4 per cento, nonostante l'emergenza». L'Asìa specifica anche che la media annua de12011 è al 17,3 per cento (mentre era al 17,7 nel 2010. «Inoltre laddove la raccolta differenziata porta a porta è realizzata la percentuale media è del 70 per cento circa, con alcuni rilievi al 90 per cento — aggiunge Rossi — L'inversione di tendenza (la riduzione del-la differenziata) è il punto di partenza. Nei prossimi mesi estenderemo il servizio ad altri 200 mila abitanti (per un totale di circa 350 mila napoletani), migliorando le condizioni generali in città».