Decreto, il governo punta sulla fiducia la Prestigiacomo incontra il premier
A questo punto l'unica strada per tenere in piedi il decreto sui rifiuti è porvi la fiducia. Un testo la cui sorte, appena qualche giorno fa, sembrava definitivamente segnata. Poi l'accelerazione improvvisa e la volontà, come anticipato da ll Mattino, del ministro dell'Ambiente a mettere la fiducia pur di superare i diktat della Lega Nord e i mal di panda dei parlamentari pdl campani. Tutto legato a quell'articolo uno che, come condicío sine qua non, prevedel'ok preventivo dei governatori per trasferire i rifiuti napoletani in altre regioni. Dall'altra parte i deputati pdl campani: un emendamento del deputato Paolo Russo chiede l'abrograzione proprio di quell'articolo. Strada scivolosa perché l'emendamento pdl potrebbe firmarlo anche il Pd e la maggioranza finirebbe sotto. Ma con la fiducia Carroccio e Pdl non potrebbero fare altro che votare. Anche perché se il testo decade o viene abrogato, dal primo settembre, in base a una sospensiva del Consiglio di Stato, quel nullaosta non sarà più necessario. Male minore per il Can-ocdo. Su un testo, poi, che passò in Consiglio dei ministri ma con l'astensione proprio della Lega. «A questo punto la fiducia è l'unico modo per salvare il provvedimento. Tempi troppo Stretti per l'approvazione, non ce la faremmo mai», ha spiegato in queste ore la Prestigiacomo. Non tutti sarebbero d'accordo nella squadra di governo, però. Qualcuno vedrebbe meglio un'ipotesi di spiaggiamento del testo. Si vedrà solo oggi in una giornata delicata per il decreto rifiuti. II testo è all'esame della commissione Ambiente della Camera ma le posizioni rimangono sostanzialmente invariate. Per questo la strada fiducia prende corpo anche se deve essere il Cavaliere in persona a mettere l'ultima parola. Potrebbe farlo però nel tardo pomeriggio di oggi. Non tanto dopo aver parlato con il sindaco de Magistris a palazzo Chigi, quando per l'incontro fissato subito dopo. Luogo sempre palazzo Chigi ma attorno al tavolo si vedranno stavolta Berlusconi e Stefania Prestigiacomo. E anche qui il ministro dell'Ambiente ribadirà la strategia delle ultime ore: mettere la fiducia al testo per uscire dal cui de sac. Una strada che, a questo punto, conviene pure ai leghisti.