Governo battuto, dalla Camera l'ok ai rifiuti al Nord
Governo sconfitto. Mentre De Magistris si recava all'incontro con il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo per discutere di rifiuti e raccolta differenziata, il governo veniva battuto per due volte nell'Aula della Camera su un ordine del giorno del Pd alla legge comunitaria. che impegna l'esecutivo a consentire il trasporto dei rifiuti dalla Campania "in tutte le regioni italiane", in particolare in quelle del Nord. In base al testo approvato, il governo risulta impegnato "a proporre, con la massima urgenza, ogni iniziativa normativa urgente che consenta il trasporto e lo smaltimento di rifiuti solidi urbani dalla Campania a tutte le regioni italiane; a verificare se gli accordi tra la società A2A e la sua controllata Partenope Ambiente possono consentire lo smaltimento di una parte dei rifiuti urbani campani oltre che quelli speciali nell'inceneritore di Brescia o in altri impianti del Nord gestiti da A2A; a verificare quali altri impianti di smaltimento del Nord Italia possano ospitare e assorbire parte delle giacenze della Provincia di Napoli, nel rispetto del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni e a tutela della salute dei cittadini". Il documento sul quale il governo è stato battuto indica in prima battuta l'inceneritore di Brescia e gli altri impianti del nord gestiti dalla società A2a (che controlla a Napoli la Partenope Ambiente) come luogo dove avviare lo smaltimento dei rifiuti del capoluogo campano. Inoltre l'ordine del giorno chiede al governo di verificare "quali altri impianti del Nord Italia possano ospitare e assorbire parte delle giacenze della Provincia di Napoli". L'assemblea ha approvato il testo del deputato Alessandro Bratti con 270 sì e 268 no. Il governo aveva espresso parere contrario sull'emendamento. Determinanti le assenze nei banchi della maggioranza. Il governo risulta, poi, impegnato "a controllare che immediatamente la Regione Campania in collaborazione con le Province individui, anche attraverso le numerose cave esistenti, alcune discariche per far fronte alla situazione emergenziale e "definisca un immediato piano che consenta di riportare la regione nella gestione ordinaria". Un brutto colpo per la Lega la quale, per bocca del vice ministro delle Infrastrutture, Roberto Castelli, ha immediatamente smiunuito la portata di quanto deciso in Aula. "Ancora una volta - ha detto - si dimostra che l'unica forza politica che difende il nord dai soprusi di questo Stato centralista è la Lega. In ogni caso l'ordine del giorno non ha alcun valore cogente e pertanto vigileremo affinchè esso non abbia seguito". Intanto De Magistris, come dicevamo, in serata completava la sua giornata romana con l'incontro con la Prestigiacomo cui hanno presenziato il governatore Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, il vice-sindaco, Tommaso Sodano e l'assessore all'Ambiente della Regione, Giovanni Romano. Al centro della riunione l'emergenza rifiuti della città partenopea e le possibili soluzioni per superare la crisi. In particolare si è parlato dell'incremento della raccolta differenziata e della costruzione dell'impiantistica per Napoli.