Scade oggi l'ordinanza che consente i trasferimenti di rifiuti nelle province campane. La Regione pronta a reiterarla.

Rifiuti fuori provincia, arriva la nuova ordinanza

Verso l'ennesimo braccio di ferro: torna l'allarme cumuli. Regione pronta a prorogare i trasferimenti I camion
25 luglio 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

In netto miglioramento, secondo il presidente dell'Asia, la situazione nelle strade di Napoli. Ieri a terra c'erano «solo» 1600 tonnellate. Un miglioramento che rischia, però, di essere azzerato a partire da domani: scade oggi, infatti, l'ordinanza con la quale il governatore Caldoro ha disposto il trasferimento della frazione umida degli stir nelle discariche delle altre province. Il dispositivo ha permesso agli impianti di tritovagliatura di continuare a funzionare. Gli uffici tecnici e quelli legali della Regione stanno studiando la possibilità di varare una nuova ordinanza: si spera di riuscire a evitare un ricorso al tar da parte delle province coinvolte (Avellino e Caserta, al momento). Contro un'analoga ordinanza varata a metà giunto c'era stata, infatti, la richiesta di annullamento al tribunale amministrativo da parte di Avellino, Benevento e Caserta, ma i magistrati avevano giudicato ammissibile il provvedimento della Regione che era stato reiterato ai primi di luglio. Si tratta ovviamente di provvedimenti tampone che possono essere decisi solo di fronte ad acclarate situazioni di emergenza. E che la situazione campana sia grave sembra fuor di dubbio. Se si fermassero i trasferimenti dei prodotti degli stir, gli impianti andrebbero in tilt e la provincia di Napoli affogherebbe nella monnezza. Il dibattito sul decreto che riprenderà martedì in commissione ambiente difficilmente produrrà effetti immediati. I viaggi della spazzatura verso i Paesi stranieri non cominceranno prima della fine di agosto per la A2A. Dal Comune, che pure ha una serie di trattative, si aspettano ancora notizie. Perle discariche ci vorranno almeno sei mesi, per l'inceneritore, se mai si farà, quasi sei anni. Anche per l'apertura del progettato sito di tra-sferenza di via Brin i tempi saranno più lunghi del previsto: sarà necessario trovare una sistemazione per gli immigrati che ci vivono e poi bisognerà realizzare una serie di interventi, dalla costruzione di un muro di recinzione alto due metri e mezzo che il sindaco ha ordinato all'Asia di far costruire, alle modifiche agli scoli fognari. Difficilmente la spazzatura potrà arrivarci prima della fine di agosto. Una nuova ordinanza Caldoro sembra, quindi, al momento inevitabile anche se già nelle precedenti occasioni i presidenti delle Province hanno protestato più che vivacemente: a Caserta si è tenuta anche una seduta del consiglio provinciale davanti alla discarica di San Tammaro. Il rischio è che i miglioramenti ottenuti in questi giorni con turni forzati di raccolta a Napoli possano andare in fumo nel giro di pochi giorni. Ieri secondo il presidente di Asia, Raphael Rossi, la situazione era è in netto miglioramento e la giacenza si aggirava intorno alle 1.600 tonnellate. «La giornata di sabato - dice Rossi - *** è stata chiusa con 1.400 tonnellate conferite; domenica alle 9, 30 avevamo portato agli impianti 873 tonnellate raccolte nella notte».Alla fine della giornata, nonostante la chiusura pomeridiana degli stir, la partecipata del comune di Napoli è riuscita a raccogliere 1200 tonnellate, 200 in più della produzione del giorno festivo. Il centro è stato praticamente ripulito e va meglio anche a Fuorigrotta. Situazioni critiche si vivono ancora a Pianura e Scampia. «In teoria sarebbero sufficienti pochi giorni per ripulire Napoli ma vi sono oggettive difficoltà di con-ferimento: bisogna tener conto anche della realtà di comuni della provincia alle prese con problemi ancora più pesanti dei nostri», dice Rossi. Continuano anche gli interventi dei vigili del fuoco per spegnere i roghi. La notte scorsa sono stati una decina gli interventi dei pompieri in varie zone della città e della provincia. Altri due incendi di cumuli di rifiuti sono stati spenti ieri mattina. II campo Situazione in netto miglioramento Ma resta l'incognita degli impianti stracolmi

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