Torna lo scontro sul decreto E spunta l'ipotesi della fiducia

I deputati pdl campani e la Lega ancora distanti. La soluzione del voto gradita alla Prestigiacomo
25 luglio 2011 - Adolfo Pappalardo
Fonte: Il Mattino

Le posizioni rimangono invariate. E rimane il nodo sul testo del decreto rifiuti che domattina sarà sul tavolo della commissione Ambiente della Camera. Impasse. Sull'articolo 1 del testo, in particolare, che rende necessario per i trasferimenti dei rifiuti fuori regione il nulla osta dei suoi vertici. Da un lato la Lega Nord sostenitrice ad oltranza dell'ok preventivo; dall'altro la pattuglia del Pdl campano compatta sull'emendamento del deputato Paolo Russo che ne chiede la soppressione. Un braccio di ferro irrisolto. La strategia della maggioranza passava per un'attenuazione dell'articolo 1. Ovvero stralciare ii nulla osta per un più blando «previo accordo tra le regioni». Inflessibile la Lega anche su questa soluzione. E così pure i deputati campani: nessun ritiro dell'emendamento Russo con il rischio concreto che anche il Pd lo voti quando il testo arriverà in Aula perla discussione. Nel mezzo i tempi strettissimi con il decreto in scadenza il 30 agosto. Da qui le due strade: approfittando della pausa estiva delle Camere, farlo decadere. In questo modo dal 31 agosto, in base all'ordinanza del Consiglio di Stato, i rifiuti potrebbero tranquillamente circolare tra le regioni italiane. Uno scenario che temono il Carroccio ma anche i campani: nonostante le città svuotate dalle vacanze, saranno comunque 30 giorni durissimi da superare sul fronte crisi. Per questo si discute sulla seconda strada: mettere la fiducia sul testo che si potrebbe calendarizzare alla Camera già dopodomani e la settimana prossima al Senato. Per-corso troppo rischioso in questo momento per la maggioranza di governo? Non proprio. La mossa della fiducia, su cui sarebbe d'accordo il ministro dell'Ambiente Stefania Presti-giacomo, potrebbe far passare abbastanza agevolmente il testo varato perla Campania e ricompattare tutti. A cominciare dai deputati campani del Pdl costretti a votare così come è il testo, passando perla Lega che, a questo punto, dovrebbe sorbirsi il male minore su un decreto non voluto e su cui si è anche astenuta durante il varo in Consiglio dei ministri. O altrimenti il Carroccio, anche in caso di ritiro o decadenza, avrebbe davanti un solo quadro: possibili trasferimenti dei rifiuti negli impianti privati nelle regioni che governa perché decadrebbe quel nulla osta essenziale previsto nell'articolo 1 del decreto. Scenari che saranno più chiari domani quando il testo arriverà in commissione Ambiente. Solo qui, infatti, si capirà, ma si registra aria di scetticismo in tal senso, se qualcuno sarà disposto a smussare le proprie posizioni. Senza contare che qualche ora dopo il tema rifiuti approderà anche nelle stanze di palazzo Chigi. Alle 17, infatti, è in programma un incontro tra il sindaco de Magistris e il vice Sodano con il sottosegretario Letta e Berlusconi. In agenda la richiesta di sbloccare una serie di fondi europei per 5 progetti nevralgici per Napoli. Ma è chiaro che non ci si potrà esimere dal toccare il tema dei rifiuti.

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