Comitati, cittadini, movimenti civici: la Costituente ecologista coinvolge una vasta realtà sociale

In rete con le associazioni

In sala, tra gli altri, le Mamme Vulcaniche, il Movimento Ecologista di Terzigno, l'associazione Jamm di San Giuseppe, i medici dell'Isde
23 luglio 2011 - f.s.
Fonte: Terra

La convention dei Verdi ha tracciato il percorso della Costituente Ecologista della Campania, accogliendo i suggerimenti delle più vaste rappresentanze del mondo delle associazioni, dei movimenti ambientalisti, dei comitati civici. La sfida è quella di costruire, abbandonando il lassismo e il disfattismo: e così, mentre il presidente della Provincia Cesaro prendeva il caffè al Bar di fronte alla sala consiliare, i gruppi ecologisti organizzavano le iniziative. Dall'intervento di apertura di Don Aniello Manganiello, coraggioso prete anticamorra che ha evocato l'educazione al rispetto del creato, la necessità di un catechismo della legalità, non soltanto un catechismo di fede e che si è scagliato contro gli scempi ambientali che hanno devastato la sua Nola, puntando il dito all'ecomostro del Vulcano Buono, si sono susseguiti gli interventi delle rappresentanze ecologiste, accorse in gran numero da un territorio martoriato come quello vesuviano, ed è un segnale forte di speranza e di cambiamento, e bisogna guardarlo in positivo, perché proviene da popolazioni abituate a lasciarsi andare a una sorta di fatalismo che ha affossato il territorio. Il cammino non è difficile serve solo la volontà e il coraggio di difendere le proprie nuove posizioni e la voglia di condividerle e renderle note, perché non c'è niente di criticabile in esse se sono caratterizzate dalla libertà di espressione. Dalle Mamme Vulcaniche di Boscoreale, al Movimento Ecologista di Terzigno, all'associazione Jamm di San Giuseppe Vesuviano, ai Verdi di San Gennaro Vesuviano e alla Rete dei Comitati di Boscotrecase, anche realtà da sempre schierate su altri lidi politici, critici della prima ora che si interessano almeno al progetto della Costituente Ecologista, è arrivato un segnale forte. Si spera che anche i medici per l'ambiente dell'Isde, il cui impegno è concreto è forte, possano unirsi a questo cammino di costruzione e fornire competenze scientifiche e idee e principi per il cambiamento. Nel corso del dibattito, al quale ha partecipato anche il direttore di Terra Luca Bonaccorsi, qualcuno ha evocato il principio di precauzione, ovvero «l'assenza di prove non ne prova l'assenza» e «primum non nocere» come diceva il medico Ippocrate, il principio inserito nel Trattato dei diritti Fondamentali dell'Unione Europea. Intervenire e costruire prima che sia troppo tardi. Perché non bisogna adeguarsi al pensiero di chi sull'orlo del baratro si lascia andare e perde ogni speranza, ma all'esempio dettato dalla coscienza civica e ambientalista che lentamente si sta risvegliando, per costruire l'alternativa giusta per il paese, perché l'ecologia trovi applicazione in ogni ambito della vita, in ogni aspetto che riguarda la morale e il vivere civile. Il cammino dei Verdi e della Costituente va avanti, ed è bene ricordare che non si tratta di due cammini separati ma di un cammino comune, che è tutto in divenire, che non attua preclusioni, perché per costruire bisogna dare ascolto a tutti.

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