Scope e guanti, ecco i Friarielli ribelli
GIOVANI e anziani. Mamme e ragazzi. Ribelli annati di guanti e rastrelli. Fuorigrotta scende in strada per liberare aiuole e marciapiedi dai rifiuti. La città si pulisce da sola, guidata da un manipolo di studenti con il nome di battaglia "Friarielli ribelli". L'APPUNTAMENTO è alle 17 in vialeAugusto,all'altezzadiviaVeniero, nella piazzetta ribattezzata dal quartiere piazza Maradona. All'inizio sono in pochi. Ci sono Laura Gioia, studentessa di Agraria, suo fratello Marco, David un ragazzo madrileno a Napoli con la sorella e un amico. C'è Luisa Russo, 73 anni, che abita a pochi metri dalla piazza. «Mi sono messa un vestito vecchio, ho comprato guanti escopae sonovenutaapulire la mia città, sono stanca di vederla in queste condizioni». Poi alla spicciolata arrivano in tanti. «Abito a Pozzuoli, ma sono nata qui e ci lavoro— dice Rosaria Marea— un'iniziativa come questa non risolve il problema, ma è un modo per fare qualcosa, per non criticare e basta». Rosaria ha portato in piazza anche suo figlio, Antonio, 12 anni. A un certo punto arrivano con casacca fluorescente e scope anche due operatori Asia. L'accoglienza non é delle migliori. «Ventetuttiigiomiapulire, non ora che ci siamo noi», si scagliano contro i due operatori i cittadini. Gli addetti della società di igiene cercano di spiegare che la piazza è di competenza della Napoli-servizi, ma i cittadini reagiscono male: «Si, si il solito scaricabarile e allora perché ora siete qui? Io ho chiamato decine di volte l'Asia, il servizio giardini, ivigili e nessuno è mai ve nuto», attacca una donna che tiene per mano due bimbi piccoli. Laura Gioia tenta di riportare l'ordine: «Lo spirito di questa iniziativa non è quelladi addossare colpe, ma lavorare insieme per pulire la città. Ognuno fa quello che può». Ed è lo spirito anche di Asia, infatti, in piazza arriva anche il presidente Raphael Rossi, che porta materiale informativo perla *** differenziata: «Voglio recuperare il rapporto diretto con i cittadini». Con guanti e mascherine ci sono anche i ragazzi di Clean up, altro gruppo nato on line: «Siamo qui, perché più ci aiutiamo e più risultati otteniamo». In piazza anche Raffaele Del Giudice di Legambiente. E così al di là delle polemiche il risultato vero sono gli applausi di chi passa in auto o a piedi e grida «Bravi ragazzi, riprendiamoci la città». Alle otto di sera la piazza è pulita e sono state piantate decine di piccole piante grasse. «Ora tocca ai cittadini, innaffiare i giardini evigilare lapiazza», i "Fri arie lli ribelli" raccolgono scope e sacchi e affidano la piazza ai residenti.