L'intesa de Magistris-Prestigiacomo e il gossip di Gianni e Pinotto
E' stato proficuo l'incontro avvenuto a Roma tra Luigi de Magistris e Stefania Prestigiacomo, per "trovare soluzioni rapide e concrete per affrontare e finalmente risolvere la questione rifiuti, partendo dalla differenziata". Dopo il siparietto andato in scena alla Camera, con un gioco di sponde tra il ministro dell'Ambiente e l'Idv che ha aumentato ancora di più la confusione nell'accozzaglia governativa, si crea dunque un altro asse trasversale, a poche ore dal fragoroso naufragio di quella che doveva essere un'alleanza naturale (con Vendola...). La prossima settimana, l'ex pupilla di Berlusconi sarà a Napoli per presentare un programma di ulteriore ampliamento della raccolta differenziata, per raggiungere entro dicembre 33o mila abitanti con il porta a porta, accrescendo i livelli di raccolta all'interno della città e nelle zone coperte dal servizio. L'apertura della Prestigiacomo ha subito allarmato i veli-nari del cavaliere di Ar-core che hanno subito aperto il fuoco contro di lei con i soliti pettegolezzi di dubbio gusto. A loro dire, infatti, l'affascinante Stefy, avrebbe una cotta per Gigino, già definito ia Alessandra Mussolini l'Antonio Banderas partenopeo. Sappiamo bene che il gossip vende bene e assicura ricche ospitate nei salotti televisivi, ma qualche volta, non fosse altro che per buon senso, si potrebbe pure fare un'eccezione. Sarebbe molto più professionale dire, per esempio, che l'affossamento di fatto del decreto, rischia di far precipitare nuovamente la situazione. A lanciare l'ennesimo allarme è stato proprio un azzurro: Giovanni Romano, assessore regionale campano all'Ambiente. "Se il provvedimento viene ritirato, ha spiegato Romano, non avremo più una norma di legge, allora ci sarebbero maggiori possibilità per sfruttare il dispositivo del Consiglio di Stato; se invece viene lasciato in Commissione e in attesa dei tempi della decadenza, vuol dire che abbiamo una norma che sarà contrastante con la sentenza. Gli operatori di questo settore, difronte a una confusione del genere avranno difficoltà a rimettersi in moto. La situazione si complica ulteriormente". Al momento, la Campania ha stretto accordi con tre regioni appena (Liguria, Emilia Romagna e Toscana) , nelle quali vengono inviate ogni giorno, complessivamente, circa settecento tonnellate di rifiuti. Altre Regioni, pur manifestando la propria disponibilità, hanno fatto sapere che non daranno il nulla osta se prima non capiranno qual è il quadro normativo di riferimento. A Caldoro e ai suoi non è piaciuto per niente l'atteggiamento del governatore pugliese Vendola e l'assessore non ci gira troppo intorno: "Che la Puglia si arrabbi perché ci sono stati accordi tra gestori lo capisco, ma ora l'impressione è che la posizione sia politica. Vendola dice che c'è bisogno di un accompagnamento nazionale. Ora bisognerebbe capire se è solo questo l'impedimento perché la soluzione si troverebbe, se invece è carenza di volontà allora avremmo perso tempo". A Napoli, nel frattempo, proseguono i lavori in via Brin per l'allestimento del terzo sito di trasferenza ed è imminente la chiusura dell'accordo con due Paesi esteri per il trasferimento dell'immondizia.