In strada 2.000 tonnellate. Capunzo: non c'è rischio infezioni

Rossi (Asia), ennesimo allarme: In due anni differenziata a picco

23 luglio 2011 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

Si progetta il porta a porta in tutta la città - l'unica strategia capace di garantire elevate percentuali di riciclo - ma a Napoli da due anni è in calo la raccolta differenziata. La notizia, pessima, arriva dal presidente di Asìa, Raphael Rossi, ascoltato ieri in Commissione consiliare Ambiente. «La diminuzione», ha spiegato, «è dovuta all'emergenza». I sacchetti accatastati in strada dissuadono i napoletani dall'utilizzare le campane stradali per la plastica, il vetro e l'alluminio, dal deporre la carta nei bidoncini bianchi condominiali. Relativamente all'ultimo mese, ha quantificato Rossi, a Napoli la percentuale di differenziata si è attestata al 16%. Insomma, la metropoli ha adottato il passo del gambero, nonostante in alcuni quartieri - Chiaiano, San Giovanni, Colli Aminei, una parte di Scampla- Asìa abbia introdotto il porta a porta. L'incremento di percentuale determinato da questo sistema, evidentemente, è stato più che compensato, in negativo, dal crollo della differenziata nelle altre zone della città. Napoli ieri era ancora sporca. Circa 2.000 le tonnellate in strada. Cumuli maleodoranti, per esempio, in via Santa Lucia. I conferimenti fuori provincia, imposti fino al 25 luglio alle discariche di San Tammaro e Savignano Irpino dall'ordinanza Caldoro, procedono con difficoltà. Quelli fuori regione riguardano poche centinaia di tonnellate. La frazione umida degli impianti di tritovagliatura, di conseguenza, è evacuata con difficoltà ed i conferimenti dei Comuni procedono a rilento. Pesano ancora, poi, le giacenze accumulate nella metropoli durante l'astensione dei lavoratori Lavajet, provocata da ritardi nella liquidazione della quattordicesima. Mentre a Chiaiano si manifesta contro l'ipotesi di un ampliamento della discarica ormai esaurita, nella metropoli e nella provincia ancora roghi di rifiuti. Si sprigiona diossina e questo è il vero pericolo per la salute. Circa, invece, l'ipotesi che i cumuli favoriscano epidemie infettive, Mario Capunzo, presidente regionale della Società Italiana di Igiene, invita ad evitare allarmismi:«Non abbiamo registrato alcun aumento delle malattie infettive».

Powered by PhPeace 2.6.4