Rifiuti per strada «In aumento asma e allergie»

Primo rapporto dei medici-sentinella «Lieve incremento, no alla psicosi»
28 luglio 2011 - Maria Pirro
Fonte: Il Mattino

I cumuli di spazzatura sono tornati nelle strade e l'incidenza delle malattie infettive segna un leggero aumento. 11 dato emerge dal primo rapporto su rifiuti e salute presentato dai medici sentinella, 250 a Napoli, oltre 165 mila i pazienti «sotto osservazione». Risultati dello screening ancora parziali, per varie ragioni, e soprattutto non si può ancora stabilire il nesso causa-effetto. «C'è un lieve aumento delle patologie, ma questo dato non deve scatenare psicosi. Sarebbe un allarme ingiustificato» avverte l'assessore-medico, Giuseppina Tommasielli, promotrice del piano di monitoraggio insieme con il presidente dell'Ordine professionale, Gabriele Peperoni. Ieri, nella storica sede dei camici bianchi, si è riunito il comitato di esperti per analizzare le statistiche e rafforzare la rete di sorveglianza sanitaria. Il rapporto dei medici sentinella è «un campanello d'allarme da non sottovalutare» spiega Maria Triassi, ordinario di Igiene dell'università di Federico II. E aggiunge: «Il nesso coni rifiuti va approfondito», a partire dai primi riscontri. Incidenza in aumento soprattutto per le infezioni acute delle vie respiratorie. Tra giugno 2010 e giugno 2011, il numero di casi è passato dal 52,13% al 53,39%. In crescita anche le diagnosi di asma e bronco-spasmo: dal 9,60% al 10,04%. Oscillazione minima, invece, perle patologie infettive intestinali e per le bronchiti con riacutizzazioni. Nel rapporto è precisata anche la variazione d'incidenza per età, con una suddivisione standardizzata, in quattro fasce. Per bambini dai sei anni e ragazzi fino ai venti, l'incidenza più alta riguarda le infezioni acute delle vie respiratorie (dal 58,24 al 58,49%). Ma è tra i giovani, dai 21 ai 40 anni, che si riscontra l'aumento di casi in assoluto maggiore: con un'oscillazione di quasi due punti percentuali, da 54,60 a 56,31%; per asma e broncospasmo da 9,61% a 10,11. Tra gli adulti (dai 41 ai 60 anni), le problematiche respiratorie sono invece passate dal 51,07% di giugno 2010 al 52,55% di quest'anno; asma e broncospasmo dal 9,47 al 10%. Così tra gli ultrasessantenni: variazioni dal 48,09% al 49,78% per le infezioni alle vie respiratorie; dall'8,52 all'8,94% per l'asma e il broncospasmo. «Questi dati - aggiunge l'assessore Tommasielli - sono stati raccolti grazie alla collaborazione gratuita dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta di Napoli e, al momento, non portano a programmare un intervento di sanità pubblica, ma a continuare nell'attenta osservazione dell'andamento delle malattie infettive, interrogando le banche dati dei professionisti a scadenza programmata, in modo da poter sempre intervenire, in tempo reale». «Come Ordine dei medici - afferma il presidente Gabriele Peperoni - manteniamo alta l'attenzione alla luce dei primissimi riscontri, ma soprattutto, per evitare un lavoro superfluo da parte delle istituzioni, nostro obiettivo è favorire la collaborazione tra Regione e Comune, in modo da creare un'unica banca dati a tutela della salute dei cittadini». Spiega Peperoni: «La Regione ha infatti dati in più per potenziare la vigilanza soprattutto nell'età pediatrica, i bambini fino ai 12 anni sono i più esposti ai pericoli». Ancora: «Resta da controllare la situazione negli ospedali, riscontri che - avvisa il presidente dell'Ordine dei medici - non possono affatto essere tralasciati nella rete di monitoraggio estiva. Con le alte temperature, i rifiuti fermentano e i rischi possono impennarsi all'improvviso». Tra i primi a far scattare l'allerta, Maria Triassi, ordinario di Igiene dell'Università Federico II, chiede ai colleghi di fare quadrato sulla prevenzione, con uno scatto in più: «Per avere un quadro epidemiologico completo, adesso è necessario incrociare i dati elaborati dai medici sentinella con i dati che indicano le giacenze di spazzatura per strada, i ricoveri ospedalieri registrati per malattie acute ed esaminare i risultati dei controlli ambientali affidati all'Arpac e le schede cliniche raccolte dal dipartimento di prevenzione, in relazione alle denunce di malattie infettive e alle statistiche sulla mortalità». A Napoli il 1° agosto è programmata anche una riunione del gruppo di lavoro nazionale della società italiana di igiene.

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