Termovalorizzatore, nuovo scontro
I ministeri? A Napoli un ufficio dello Sviluppo economico»
«Non si tratta di soldi che vogliamo per qualche imprecisato motivo, ma ci spettano altrimenti si rischia di restituire fondi a Bruxelles perché non vengono spesi». Il sindaco Luigi de Magistris chiarisce la questione del mezzo miliardo chiesto al Governo durante l'incontro di martedì con il premier Silvio Berlusconi: «Non si tratta di soldi aggiuntivi - spiega infatti - ma sono fondi europei già stanziati, non vengono consegnati perché la Regione ha il tetto del Piano di stabilità. Per evitare l'assurdo che vengano restituiti a Bruxelles abbiamo chiesto di essere nominati organo intermedio, cioè che Napoli si impegni a spenderli e a rendicontarli. Rilanceremmo occupazione, lavoro e sviluppo della città». Le risorse, infatti, il primo cittadino vuole utilizzarle per estendere la differenziata nel capoluogo, per gli impianti necessari al riciclo ma anche per l'organizzazione del Forum delle Culture e per Bagnoli. E sulla questione rifiuti, il primo cittadino ribadisce il "no' del Comune a un possibile nuovo inceneritore: «Lo vuole il presidente della Regione - sottolinea - noi abbiamo ribadito la fondatezza del nostro piano basato su differenziata, compostaggio e altre tecniche eco-compatibili.
La spazzatura che è ancora per strada lo porteremo provvisoriamente all'estero». E sull'impianto anche davanti al ministro il confronto è stato acceso con lo sconto rinnovato tra Comune da una parte e Regione e Provincia dall'altra. Dal sindaco anche un passaggio sulla contrapposizione della Lega ai rifiuti napoletani al Nord: «Non la porteremo al Nord perché non la vogliono. Noi in un momento di unità nazionale volevamo portare rifiuti a regola d'arte, chiesti da imprenditori, al Nord. La Lega si oppone perché vuole una divisione del Paese. Rispettiamo la loro posizione ma è spiacevole vedere alcune Regioni dire no per un pregiudizio politico. Tuttavia il decreto sta morendo, meglio così perché non dà benefici».Un pizzico di ironia, inoltre, relativo al vertice con il premier: «L'incontro non è stato né freddo né caldo, io conosco gli incontri istituzionali e credo sia stato istituzionalmente molto corretto da entrambe le parti, non ho motivo di ritenere che lui sia stato freddo - spiega - Barzellette? Non ne ho ascoltate, ma non era un giorno molto felice per il presidente del Consiglio che Aveva dovuto dare i soldi a De Benedetti, noi siamo andati lì a parlare di soldi, non era forse il giorno ideale». Infine la vicenda ministeri: «Visto che Tremonti ha detto che vuole rilanciare un piano per il Sud, si crei a Napoli un ufficio strategico del ministero dello Sviluppo economico che renda operativo un piano di investimenti concreti per il mezzogiorno - afferma - Apriamolo a Napoli, ma non un ministero - precisa poi - sono molto d'accordo con le posizioni di Napolitano. L'Italia è unita, i ministeri devono stare a Roma. Diverso è creare uffici operativi in città italiane. Quelli di Monza sono solo uffici? Insomma, non è proprio così». Intanto dal consigliere comunale del Pdl, Stanislao Lanzotti, arrivano accuse all'ex pm: «Il sindaco de Magistris - dice - ha confermato l'obiettivo di raggiungere il 70% di raccolta differenziata entro l'anno e di puntare ad arrivare al 100% con il porta a porta. È forse un mago che riesce a portare al 70 per cento la differenziata in poco più di cinque mesi partendo da un miserevole 18 per cento ?». «Napoli - aggiunge Lanzotti - è il fanalino di coda degli altri Comuni capoluoghi della Campania e, sono convinto, anche della grandissima parte dei Comuni d'Italia. De Magistris chiede comprensione alle altre regioni d'Italia e di mettere alla prova la città che chiede di fare la differenziata. Ma le sue - sottolinea Lanzotti - sono solo parole, proclami ad uso e consumo di quella parte, piccola per la verità, che lo ha eletto sindaco. Non riuscirà mai, e sottolineo mai, a raggiungere entro il prossimo mese di dicembre la soglia del 70 per cento promesso ai napoletani. A Napoli la raccolta differenziata non supera il 18 per cento, mentre gli altri comuni capoluogo superano la media nazionale che si attesta intorno al 31,7%».