Germania e Danimarca, soluzione anti caos
Una ventina di roghi, oltre 2500 tonnellate in strada (in sofferenza anche Mergellina e la Riviera di Chiaia) e i napoletani sempre più insofferenti. L'emergenza viene contenuta a stento. E questo nonostante la Lavajet - la ditta che si occupa di pulire il centro della città - abbia assicurato che il servizio è ripreso normalmente. Per il sindaco Luigi de Magistris queste sono ore particolarmente intense. Lo sforzo è grande ma i risultati stentano. «Firmeremo con uno o due paesi esteri in queste ore l'accordo per portare i rifiuti fuori.: Sono deluso dalla mancata solidarietà e dalla farsa del decreto ma qui non si ferma nessuno, noi continuiamo a lavorare». La novità di giornata è che ci sono due opzioni estere e non una. Probabilmente una misura cautelare nel caso ci fossero inghippi sui trasferimenti su uno dei due paesi. In pole position restano la Danimarca e la Germania. «Con questa operazione - dice il sindaco - contribuiremo a ripulire an-chela provincia e non solo Napoli». L'accordo verte su 5000 tonnellate a settima-na che non sono poche. Oggi il faccia a faccia a Roma con il ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo per chiedere lo sblocco dei fondi per la differenziata e spiegare il piano Napoli. Alla Prestigiacomo il sindaco indicherà quali sono i paesi dove verrà spedita la spazzatura. A seguire vertice con il ministro che cura i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto al quale chiederà il perché la solidarietà tarda a decollare. Mentre il sindaco cerca di tessere la tela nazionale per risolvere l'emergenza a Napoli si registralo scontro fra il presidente della provincia Luigi Cesaro e i sindaci del volano, dove sono stati individuati spazi e luoghi per impianti e svetsamento. Cesaro in mattinata ha annunciato la firma dell'accordo con unaquarantinadi primi cittadini. Compiacendosi di essere arrivato all'accordo senza l'intervento del commissario Annunziato Vardè che ha poteri speciali con i quali non ha bisogno di accordi politici per procedere. Poi la doccia fredda perché i sindaci hanno negato l'accordo. Ma in serata il presidente dell'ente di Piazza Matteotti ha chiarito bene come stanno le cose: «Sono alquanto interdetto leggendo le dichiarazioni del presidente del coordinamento dei comuni dell'area nolana Andrea Manzi che definisce irricevibile la bozza di accordo. È ora di smettere di tergiversare. L'accordo c'è: osi firma o a prendere le decisioni del caso sarà il Commissario Vardè». Un Cesaro dunque determinatissimo: Domani si deve firmare quanto concordato, oppure la parola passerà al commissario Vardè che prenderà in maniera unilaterale le decisioni che reputerà più opportune».