Commercianti e residenti contro il sito di via Brin
«No al sito di stoccaggio in via Brin». Lo gridano a gran voce residenti, commercianti e consiglieri della quarta municipalità. L'ipotesi ventilata dal sindaco Luigi De Magistris e dal suo vice Tommaso Sodano per sistemare - in via provvisoria (180 giorni) - i cumuli di rifiuti che giacciono nelle strade di Napoli in un capannone (da dove verranno imbarcati per un paese straniero a partire da settembre) occupato finora da 150 immigrati ha fatto storcere il naso ai cittadini. Domani si svolgerà, infatti, una seduta straordinaria della municipalità nella sede di via Gianturco per discutere della proposta del Comune. Una decisione che lascia perplessi gli abitanti della zona e i rappresentanti del parlamentino, poiché a pochi passi c'è già il mercato abusivo degli ucraini. «Sono mesi che gli ucraini vendono le loro mercanzie in via Brecce a Sant'Erasmo in pessime condizioLa polemica Il mercato degli ucraini rende già invivibile e a rischio ambientale la zona» ni igienico-sanitarie - tuonano Armando Simeone e Vincenzo Borriello, consiglieri del Pd alla IV municipalità - ; il mercato comincia dall'una di notte, ogni domenica, con lo scarico di merci da tir che non rispettano alcuna norma disicurezza. Sui banchi sono esposti prodotti scaduti, cibo e farmaci soprattutto. Eppure - sottolineano i consiglieri - esiste un'ordinanza sindacale (1613 del primo ottobre 2010) che non viene rispettata. Ora si aggiunge l'idea di trasferire 11 vicino il quarto sito di stoccaggio rifiuti. Così la zona diventerà un'unica grande discarica a cielo aperto». Sul piede di guerra anche residenti e negozianti del luogo, che annunciano un sit-in di protesta nei prossimi giorni.