Un’estate fra i rifiuti in strada 400 tonnellate

20 luglio 2011 - Daniela Volpecina
Fonte: Il Mattino Caserta

Oltre quattrocento tonnellate di rifiuti disseminate in strada e altre 150 stipate nei compattatori di Caserta Ambiente. Questo il quadro in città dopo appena 4 giorni di raccolta a singhiozzo durante i quali i 180 operai dell’azienda hanno garantito soltanto i servizi essenziali. Restano, inoltre, ben visibili, cumuli di immondizia ammassati lungo le strade e in prossimità degli uffici pubblici. E la situazione rischia di peggiorare nelle prossime ore se non si riuscirà a individuare al più presto una soluzione condivisa. All’origine del blocco c’è infatti il mancato pagamento delle spettanze di giugno e delle quattordicesime. Dopo aver anticipato ben cinque mensilità l’azienda, la settimana scorsa, ha annunciato di non essere più nelle condizioni di far fronte alla gestione ordinaria del servizio e ha invitato il Comune a fare la sua parte, erogando cioè all’azienda i canoni previsti dall’appalto. Un grosso problema per il Comune di Caserta, considerate le drammatiche condizioni di cassa, che tuttavia al termine di una lunga serie di incontri con azienda e sindacati è riuscito a individuare, tra le pieghe di bilancio, circa 900 mila euro, le risorse sufficienti per coprire appena un canone, a fronte dei cinque dovuti a Caserta Ambiente. Un importo che l’ente (il debito ammonta a circa cinque milioni) si è impegnato a erogare entro la fine della settimana per consentire alla società di pagare almeno gli stipendi di giugno. Una proposta accolta con scetticismo dai sindacati e dai lavoratori - che speravano di ottenere anche la quattordicesima e soprattutto le quote di Tfr risalenti ai due precedenti passaggi di cantiere (quello tra Saba e Sace e quello tra Sace e Caserta Ambiente) - che continueranno perciò a lavorare a singhiozzo fino a quando non incasseranno le somme spettanti. «Non ci fidiamo più delle promesse del Comune - hanno dichiarato i lavoratori al termine dell’assemblea di ieri sera - troppe volte gli accordi sono stati disattesi. La situazione è divenuta intollerabile. Riprenderemo a lavorare a pieno ritmo solo quando ci verranno concretamente pagati gli stipendi». Annunciate per oggi nuove assemblee sia nell’autoparco di Caserta Ambiente sia sotto i porticati di Palazzo Castropignano sia per tenere alta l’attenzione sul problema ma anche per spiegare alla città le ragioni di questa protesta. Saranno necessari interventi di raccolta straordinaria, secondo gli addetti ai lavori, per azzerare i cumuli presenti in strada se si vorrà scongiurare una nuova emergenza e non si esclude l’ipotesi che l’ente possa, in extremis, rivolgersi a un’altra ditta per tamponare i disagi. Intanto, è corsa contro il tempo per sbloccare il sito di conferimento dell’umido di Pastorano. Da giovedì scorso la Esogest, la società che gestisce l’impianto, ha di fatto impedito lo sversamento dei rifiuti provenienti da Caserta in attesa di veder saldato il debito che l’amministrazione ha maturato negli ultimi mesi. Un importo di svariate centinaia di migliaia di euro in virtù del fatto che per conferire la frazione umida il Comune paga circa 180 euro a tonnellata. Allo stato sono dieci gli automezzi posteggiati nel deposito della Caserta Ambiente carichi di umido che attendono di poter sversare. E intanto continuano in città gli sversamenti abusivi. Ieri notte, intorno alle 3, due persone sono state sorprese dai carabinieri a depositare in via Ruta oltre tre quintali di umido provenienti da un noto ristorante della città. Il veicolo che trasportava il carico è stato sequestrato e le due persone denunciate per abbandono illecito di rifiuti.

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