Rifiuti, emendamento Cirielli: nessuna decisione

La Maggioranza chiede il rinvio del voto sul decreto legge e si tora in aula stamatina
20 luglio 2011 - Domenico Barbati
Fonte: Il Mattino

Ancora un nulla di fatto sul decreto «rifiuti» e l’emendamento presentato dall’onorevole Edmondo Cirielli, che nella tarda mattinata di ieri era stato escluso dal comitato dei nove della commissione Ambiente, potrebbe o rientrare nella discussione generale questa mattina o tramontare definitivamente. Sono state ore concitate quelle di ieri a Montecitorio per la discussione sul decreto rifiuti. L'Aula della Camera riprenderà questa mattina l'esame del decreto legge sull'emergenza dei rifiuti in Campania. La decisione dei nove della Commissione Ambiente aveva comunque accettato, prima della discussione parlamentare, solo due emendamenti sui 54 complessivi presentati dai deputati. Fra i due emendamenti accettati non c’era quello del deputato del Pdl salernitano e presidente della Provincia di Salerno, che mirava a chiedere poteri straordinari per i commissari delegati a realizzare i termovalorizzatori. In pratica l’emendamento dell’onorevole Edmondo Cirielli, se ammesso, avrebbe permesso ai commissari di poter modificare gli assetti urbanistici dei comuni interessati all’impianto. Proprio quello che non vuole assolutamente il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca preoccupato, invece, di cedere in questo modo troppi vantaggi al suo avversario politico sul territorio. «Noi siamo e saremo contro qualsiasi potere straordinario - si era affrettato a dichiarare ieri l’onorevole Pd Fulvio Bonavitacola - Non è con poteri straordinari che si risolve l’emergenza rifiuti». Dal canto suo Cirielli non appare particolarmente turbato dal caos di queste ore. «Non è importante - dice - che l’emendamento passi nel decreto. É importante non perdere ulteriore tempo che non farebbe altro che allungare i periodi di emergenza a tutto svantaggio dei cittadini salernitani. É giusto che chi ritarderà i tempi di realizzazione del termovalorizzatore se ne assuma le responsabilità davanti ai cittadini della nostra provincia». E questa mattina nuovamente tutte le attenzioni saranno rivolte a Roma, alla discussione nell’aula di Montecitorio, per il voto sul decreto. La maggioranza ieri non è riuscita a far passare il ritorno del decreto in Commissione e si potrebbe anche giungere al suo decreto contando sull’ordinanza del Consiglio di Stato che già ha neutralizzato la sentenza del Tar del Lazio che bloccava il trasferimento fuori regione dei rifiuti.

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