Debiti e sit-in: la raccolta è a singhiozzo
E il sito blocca per morosità i camion
Raccolta rifiuti a singhiozzo in città da due giorni e nelle prossime ore si rischia anche lo stop dei conferimenti. All'origine del disagio c'è lo stato di agitazione dei 180 lavoratori di Caserta Ambiente - la società che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti - che rivendicano lo stipendio di giugno e la quattordicesima. Ieri mattina l'assemblea straordinaria sotto i porticati di Palazzo Castropignano per chiedere anche le spettanze risalenti al 2008 e le quote di Tfr maturate in occasione dei due passaggi di cantiere tra Sace e Saba e poi tra Saba e Caserta Ambiente. «Si tratta di somme che oscillano tra i venti e i trenta mila euro a testa - fanno notare i lavoratori - e per le quali il Comune aveva assunto un impegno formale durante una riunione in Prefettura». Ammonta invece a circa cinque milioni di euro il debito maturato negli ultimi cinque mesi dall'amministrazione nei confronti di Caserta Ambiente. «Fino ad oggi la società ha sempre anticipato le mensilità ai lavoratori - fa notare Francesco Biccardi, responsabile della raccolta - ma ora ha bisogno di incassare gli arretrati altrimenti non sarà più in grado di far fronte alla gestione ordinaria del servizio». Dal Comune arrivano intanto rassicurazioni sulla possibilità di far fronte almeno ad uno dei canoni pregressi: «Stiamo lavorando per individuare le risorse necessarie - spiega l'assessore alle Finanze, Nello Spirito - entro un paio di giorni speriamo di riuscire a erogare alla società l'importo necessario a far fronte alle spettanze di giugno. Di più sarebbe impossibile. Le precarie condizioni economico-finanziarie dell'Ente ce lo impediscono». Ma non è tutto. Dietro l'angolo c'è infatti anche un'altra emergenza. Quella dei siti di conferimento. Dopo aver maturato debiti nei confronti delle due piattaforme di Castelfranco e Serino, dove fino all'anno scorso veniva sversata la frazione umida dei rifiuti, il Comune deve far fronte ora anche alle richieste di pagamento dell'impianto Esogest di Pastorano che da giovedì scorso ha bloccato il conferimento di umido, vetro e ingombranti in attesa di incassare le somme pattuite. Dieci gli automezzi carichi di rifiuti (circa 150 tonnellate di umido) che giacciono in queste ore nel deposito della Caserta Ambiente in attesa di sversare mentre la città appare di ora in ora sempre più sporca. «Con i mezzi bloccati e le assemblee straordinarie dei lavoratori in corso è quasi impossibile fare di più - spiega Biccardi - chiediamo scusa ai cittadini per questo disservizio ma la situazione è diventata intollerabile». Altra gatta da pelare riguarda infine l'isola ecologica di via Cappuccini da due mesi senza energia elettrica. I sigilli al contatore sono stati apposti dall'Enel per il mancato pagamento, da parte del Comune, di bollette per centinaia di migliaia di euro. «Siamo stati costretti ad installare un generatore d'emergenza - conclude Biccardi - pagato e alimentato da Caserta Ambiente per consentire alla piattaforma di continuare a lavorare e scongiurare ulteriori disagi alla cittadinanza».