«Nessuna battaglia ideologica l’obiettivo è aiutare la Campania»

Il Ministro Prestigiacomo: "Sono fiduciosa ma è inaccettabile attendere aiuti dall'alto"
19 luglio 2011 - Adolfo Pappalardo
Fonte: Il Mattino

«La Campania deve finalmente dimostrare con atti concreti di voler uscire da questa situazione: ci sono tutti gli strumenti normativi e rinvii e soluzioni salvifiche dall’alto non sono più accettabili», avverte con una certa durezza il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Il Consiglio di Stato dà il via libera ai flussi extra regionali dei rifiuti urbani. Di contro inizia l'approvazione di un decreto che, all'articolo 1, prevede un accordo preventivo con le regioni. Un cortocircuito? «Il Consiglio di Stato non ha emesso una sentenza ma una ordinanza di sospensione della decisione del Tar fino al 6 dicembre quando deciderà nel merito».
Verrà stralciato l'articolo 1? «Approfondiremo la questione nelle prossime ore a livello di Governo e gruppi parlamentari. L'obiettivo comune resta quello di aiutare la Campania a superare la criticità attuale. Il nostro problema prioritario è consentire lo smaltimento».
In mezzo c'è un braccio di ferro nella maggioranza: il Pdl campano chiede che si stralci l'articolo 1 ed è pronto a votare con l'opposizione; la Lega vuole invece questo articolo per evitare i rifiuti campani verso il Nord. Qual è la sua posizione in merito? «Questa non è una battaglia ideologica. Vanno trovate le soluzioni migliori, più efficaci e più condivise».
In Campania c'è un braccio di ferro politico: non si riescono ad aprire discariche per veti politici ma si cerca la solidarietà, poca a dir la verità nonostante gli annunci, delle altre regioni. «Questo è un problema reale. In questa fase critica le altre regioni sono chiamate a dare un contributo di solidarietà, ma anche la Campania deve finalmente dimostrare con atti concreti di voler uscire da questa situazione».
Il sindaco de Magistris chiede lo stralcio dei fondi Fas per 150 milioni di euro per il comune di Napoli. «In realtà i 150 milioni sono per tutta la Campania e, in quota parte, anche per Napoli. Stiamo lavorando per sbloccare al più presto questi fondi».
Nel frattempo il comune di Napoli ha aperto 4 siti di trasferenza e sta per firmare un accordo per spedire, via mare, i rifiuti all'estero per un anno. Lo giudica un segnale positivo per uscire dalla crisi? «In questo momento ogni soluzione che attenui la criticità è positiva».
Ma rimane fermo il no al termovalorizzatore: per de Magistris la filiera prevede solo 70% di differenziata, tre impianti di compostaggio e due di trattamento meccanico a freddo. Basta per evitare la costruzione del termovalorizzatore? «Raccolta differenziata e termovalorizzazione non sono soluzioni contrapposte o alternative, bensì due passaggi del ciclo dei rifiuti. Con la differenziata si riducono i volumi da smaltire e si recuperano materie prime, con la termovalorizzazione si ottiene energia dagli scarti. Si fa così così in Italia ed in Europa, dove il ciclo dei rifiuti funziona correttamente».
Quale contributo può dare il suo ministero in questo momento per uscire dalla crisi? «Il Ministero dell'Ambiente ha fornito e fornirà alla regione e agli enti territoriali campani tutto il supporto ed il sostegno necessario, come ha fatto in passato e come sta facendo in queste settimane con il decreto sul trasferimenti alle altre Regioni. Ma dev'essere chiaro come il problema dei rifiuti in Campania deve affrontarlo e risolverlo la Campania a cui sono stati dati tutti gli strumenti normativi e adeguate risorse per affrontarlo. Litigiosità, rinvii, aspettative di soluzioni salvifiche dall'alto non sono più accettabili».

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