Tanfo e cumuli da Fuorigrotta a Pozzuoli Roghi e barricate: «Non ne possiamo più»

Task force e telecamere nelle aree colpite dagli incendi dolosi
17 luglio 2011 - Nello Mazzone
Fonte: Il Mattino

I quartieri alla periferia occidentale di Napoli e l’hinterland flegreo-giuglianese continuano ad essere letteralmente sepolti sotto cumuli di spazzatura maleodorante: da Fuorigrotta a Giugliano sono quasi 4mila le tonnellate di rifiuti che marciscono al sole e decine sono i roghi dai quali si sprigiona diossina. Roghi quotidiani. Come avvenuto anche in questo fine settimana tra Fuorigrotta e Pianura: via Campegna e la zona industriale di via Montagna Spaccata sono ormai diventati discariche abusive. Per non parlare di via Coroglio: l’area alle spalle di Città della Scienza è un immenso sversatoio abusivo per ogni tipo di materiale, con frigoriferi e carcasse di elettrodomestici abbandonati sulle strisce blu di quello che doveva essere un parcheggio comunale al servizio dei locali della movida. Secondo gli ultimi dati dell’Asìa tra Fuorigrotta, Soccavo e Pianura c’è da raccogliere ancora 700 tonnellate di pattume. Due giorni fa hanno protestato i residenti di via Campegna. Ieri pomeriggio è toccato, invece, a chi abita nel quartiere di Agnano al confine con Pozzuoli. «Hanno ripulito dopo tre mesi via Antiniana, ma non hanno provveduto a disinfestare la zona ed il risultato è un cattivo odore che toglie il respiro – dicono ad Agnano – Siamo invasi da insetti e topi». Una situazione difficile. Come quella che stanno vivendo anche Quarto, Pozzuoli, Giugliano e Melito. Un’emergenza monitorata anche dalla prefettura di Napoli. Venerdì il prefetto Andrea De Martino ha ascoltato alcuni amministratori locali e convocato una riunione del comitato provinciale per l’ordine pubblico nel corso della quale si è fatto il punto della situazione con il sindaco di Pozzuoli Agostino Magliulo e con il comandante della polizia locale Carlo Pubblico. Pozzuoli è tra le zone più colpite dalla crisi. Ai bordi delle strade ci sono ancora circa mille tonnellate: i problemi maggiori si registrano a Monterusciello, a Licola borgo e nei pressi dell’area archeologica di Cuma. Difficoltà acuite dai focolai notturni dai quali si sprigiona diossina. «Con il prefetto abbiamo deciso un servizio di pattugliamento costante sul nostro territorio con la polizia municipale – dice il comandante dei vigili di Pozzuoli Carlo Pubblico – Tra poco avvieremo anche la videosorveglianza nelle aree più colpite dai roghi». Controlli rafforzati anche in vista del nuovo servizio di raccolta differenziata domiciliare che coinvolgerà 25mila abitanti di Monterusciello2, Agnano e Licola. Roghi che sono una piaga anche a Giugliano e a Quarto, dove solo dopo 48 ore si sono spenti gli ultimi focolai all’interno della cava abusiva di via Campana interessata da un incendio doloso. La procura ha disposto il sequestro dell’area per gli accertamenti, mentre gli ambientalisti temono che a bruciare siano stati rifiuti tossici e speciali.

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