I rifiuti saranno "parcheggiati" vicino al porto

Si muove il Comune di Napoli: nuovo sito di stoccaggio sarà collegato con le navi che trasferiranno la spazzatura
16 luglio 2011 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Un nuovo sito di trasferenza - il quarto in città - e un bando da 8 milioni per la differenziata. Di più: un piano per l’autonomia che prevede un impianto di compostaggio entro un paio di settimane e anche uno Stir dedicato a Napoli le trattative sono in corso. E un incontro con il premier Silvio Berlusconi tra 5 giorni che assume sempre più i connotati di una richiesta importante sul fronte rifiuti: liberare il Comune dai lacci della legge e non gli consente di rendere Napoli autonoma anche nello smaltimento. Giornata campale quella di ieri dove la buona notizia arriva sera tardi quando l’ufficio flussi ha comunicato che Napoli poteva sversare 1500 tonnellate. Il risultato è che oggi in strada ci dovrebbero essere 2000 tonnellate in luogo delle 2400 di questi giorni. In serata de Magistris e il suo vice Tommaso Sodano tolgono i veli a un altro pezzo del piano salva-Napoli, un nuovo sito di stoccaggio-trasferenza nei pressi del porto. Una ordinanza che è una risposta a quanti dicono che il Comune non si muove. Il vero punto è che la solidarietà delle altre regioni e città si sta rivelando un grande bluff: «La lentezza con cui viene tradotta in pratica la solidarietà dichiarata da tante Regioni confligge con la condizione di emergenza vissuta dalla città - si legge in una nota a firma del sindaco - Per tanto l’amministrazione ha scelto di muoversi in direzione di una gestione autonoma e indipendente varando un’ordinanza che individua un altro sito di stoccaggio nell’area cittadina». Il sito si trova vicino al porto e può contenere 3000 tonnellate, lunedì de Magistris rivelerà la collocazione precisa, per il momento si stanno completando gli allestimenti. Strategica la scelta di installarlo vicino allo scalo. Da lì i rifiuti partriranno per l’estero, iter che dovrebbero essere avviato entro 5 settimane. A questo punto l’unica strada realisticamente praticabile. I paesi di destinazione il nord Europa: dalla Germania alla Scandinavia. «Un sito - sottolinea ancora la nota - che si aggiunge agli altri tre già individuati, di cui uno è pienamente operativo, l’altro sarà in funzione entro qualche giorno, mentre il terzo è in corso di allestimento. Per quanto riguarda il sito oggetto dell’ordinanza odierna si tratta di un’area che consentirà il deposito e l’immediato trasferimento dei rifiuti raccolti presso la nave che li trasporterà in un paese estero». Non è detto che questo sia l’ultimo sito di stoccaggio della città. A Palazzo San Giacomo si stanno valutando tante opzioni al riguardo. Il sindaco al presidente della Regione che ha plaudito alla decisione del nuovo sto di stoccaggio e che invoca anche per gli altri comuni tale dinamismo replica così: «Caldoro evita di affrontare concretamente il problema dei rifiuti, ragiona a medio termine». Il governatore ieri intanto ha varato una nuova ordinanza sui flussi che prevede lo sversamento di 800 tonnellate nelle discariche di San Tammaro (400) e Savignano Irpino (400). Una misura contestata clamorosamente dal consiglio provinciale di Caserta, che per protesta si riunirà oggi proprio nel sito di San Tammaro. Sul vertice a Roma al ministero dell’Ambiente il sindaco ribadisce il no a termovalorizzatore e discariche: «La nostra filiera prevede differenziata, impiantistica, compostaggio, trasferenze, imballaggi e trasferimento dei rifiuti in altri luoghi. Concretamente la soluzione è all’estero». Sulla filiera virtuosa il Comune ha battuto ieri un altro colpo concreto. In occasione della riunione del Cda di Asìa al quale ha partecipato il vicesindaco è stato approvato «il cronoprogramma per l’estensione della raccolta differenziata porta a porta a 325mila abitanti, come previsto dalla prima delibera approvata dalla Giunta. Nella stessa riunione si è proceduto ad approvare i bandi di gara per l’acquisto di 70 automezzi e di 33mila bidoncini per una cifra di 8 milioni e 182mila euro».

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