Mirabella Eclano

Amianto abbandonato scoperto in campagna

15 luglio 2011 - Barbara Ciarcia
Fonte: Il Mattino

Mirabella Eclano. La discarica abusiva di lastre di eternit è in parte occultata dalle erbacce ma è visibile dalla strada che costeggia un paesaggio ingiallito. Quintali di fibrocemento dismesso, e ancora avvolta nel cellophane, sono stati accatastati ai bordi di un sentiero nelle campagne al confine tra i comuni di Bonito e Mirabella Eclano, a pochi metri dal circuito autostradale della Napoli-Bari. La montagna venefica sbuca tra le stoppie e i rovi. Non emana cattivi odori ma solo cattivi presagi. Un angolo di terra fino a qualche tempo fa incastonato purtroppo tra gli scarichi di benzene dell’A16 e il solito degrado ambientale che contamina i luoghi, pure quelli più remoti. La sporcizia ormai arriva ovunque. E la scoperta, assolutamente casuale, è stata fatta da alcuni agricoltori della zona, proprietari di terreni nelle prossimità del cumulo, che giorni addietro hanno notato la prezenza di rifiuti altamente pericolosi abbandonati a ridosso dei campi di grano in località Iscalonga. Qualcuno ha poi provveduto a segnalare la presenza dell’eternit al Corpo Forestale dello Stato ma l’area non è stata, al momento, sequestrata. Chiunque può avvicinarsi a quel materiale nocivo e cancerogeno lasciato a marcire così in aperta campagna come fosse un pattume innocuo o biodegradabile. Eppure chi ha abbandonato tutte queste lastre non è certo arrivato fino a qui per una strana coincidenza: il posto infatti è abbastanza isolato, la stradina poco trafficata. Solo un assiduo conoscitore della zona poteva allora scovare un posto ideale come questo da trasformare in discarica abusiva, e a cielo aperto, di eternit. Disfarsi di quel peso ingombrante, che richiede oltretutto costi notevoli per essere rimosso da ditte specializzate e poi smaltito in apposite discariche, si è rivelato un azzardo, sicuramente, ma anche un gioco da ragazzi considerata la tranquillità della contrada. I carabinieri della Compagnia eclanese, coordinati dal capitano Iannucci, stanno indagando per incastrare chi ha abbandonato tutto quel fibrocemento dannoso per l’ambiente. Nessuno a quanto pare, ad eccezione di chi ha notato e segnalato quella presenza indesiderata, sapeva del cimitero illegale ricavato tra i campi di grano e gli ulivi. Quelle lastre enormi non possono affatto passare inosservate a quanti transitano nei pressi del viottolo adiacente la strada che da Calore va a Bonito.

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