Differenziata, il dossier

Comuni ricicloni, Napoli al palo è Salerno il "gioiello" del Sud

15 luglio 2011 - Silvio B. Geria
Fonte: Il Mattino

Ancora una bocciatura per Napoli, una delle città meno «virtuosa» nella raccolta differenziata. Ed il problema sembra essere ancora lo stesso: città troppo grandi in crisi con la raccolta differenziata. Infatti, nei grandi centri urbani è ancora bassa la percentuale di chi gestisce in maniera virtuosa i rifiuti. In testa per mancata «raccolta», appunto, Napoli. La seguono Roma e Milano, che però mostra segnali di sopravvivenza. Torino invece raggiunge il 42%. Questa la fotografia, di come si comportano i «campanili» d’Italia nella raccolta differenziata, scattata dal rapporto «Comuni ricicloni 2011» di Legambiente. Sul podio della speciale classifica «riciclona», patrocinata dal ministero dell’Ambiente, ci sono, infatti, tre piccole realtà: Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, che vince per il secondo anno la classifica dei comuni più virtuosi, seguito da Bedollo e Ziano di Temme, entrambi in provincia di Trento. La media della penisola parla del 60% di raccolta differenziata in un comune su sei. I migliori sistemi di gestione dei rifiuti si trovano nel nord-est del Paese. Il sud e le isole rimangono indietro: solo cinque capoluoghi centrano l’obiettivo, tra questi Salerno, che, in ragione della raccolta porta a porta su 140.000 abitanti arrivata a toccare vette del 70%, che consentono un taglio di 115 chilogrammi di CO2 pro-capite grazie ai rifiuti evitati in discarica, è considerata un vero e proprio «gioiello» del Meridione, a dispetto della nuova fase di criticità della Campania e soprattutto del capoluogo partenopeo. Ed il sindaco Vincenzo De Luca ha sottolineato il lavoro svolto dalla sua amministrazione, «L’ennesimo riconoscimento di Legambiente per il Comune di Salerno è l’ulteriore conferma di un primato d’eccellenza per la raccolta differenziata ed il ciclo integrato dei rifiuti realizzato dalla nostra amministrazione. Siamo partiti cinque anni orsono dal nove per cento per giungere oggi a percentuali vicine al settantacinque per cento» ed ancora «Un risultato straordinario - ha spiegato De Luca - frutto di un rigoroso piano industriale per la raccolta differenziata, la costruzione di impianti moderni e funzionali (come le due isole ecologiche, il sito di trasferenza e l’unico impianto di compostaggio pubblico realizzato in Campania negli ultimi venti anni), un sistema oculato di controlli e sanzioni e un grande piano d’investimenti economici». Ma il sindaco di Salerno ha avuto anche parole di fuoco verso la classe dirigente napoletana: «Le immagini di Napoli sommersa dai rifiuti sono un disastro per l’Italia intera. Alle popolazioni va tutta la mia solidarietà, ma le colpe della classe dirigente sono evidenti. La raccolta differenziata bisogna davvero decidere di farla e bisogna lavorare duro per risolvere i tanti problemi», ed ancora «Noi siamo riusciti a farlo e si può farlo altrove a patto di metter da parte ignavia ed incapacità di prendere decisioni operative e coraggiose. Inoltre - aggiunge De Luca - la caotica assegnazione delle competenze in materia tra enti di vario livello rende ancora più caotica la situazione e difficile la risoluzione dei problemi».

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