"Troppi rifiuti, bisogna evacuare": bufera Romano

L'assessore: trent'anni di sversamenti illegali, via la gente dai territori infestati. Poi la retromarcia
15 luglio 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

«Ci sono interi territori in Regione Campania, come a Nord di Napoli o nel Casertano, dove bisognerebbe allontanare la gente per evitare di comprometterne la salute»: una dichiarazione dell’assessore regionale Giovanni Romano pronunciata a latere di un dibattito al Giffoni Festival, nell’ambito di un discorso più vasto, rischia di scatenare un caso politico. Nonostante la velocissima rettifica seguita al primo lancio di agenzia, con la quale Romano precisa che non ci sono motivi di allarme recente, il presidente della provincia di Caserta, Domenico Zinzi fa partire un comunicato per ribattere: «Le dichiarazioni dell'assessore regionale all’Ambiente, mi lasciano senza parole: voglio chiedere all’assessore cosa è stato fatto per migliorare la condizioni di quelle zone del Casertano che lui considera da evacuare». A questo punto parte la successiva precisazione dell’ufficio stampa della Regione: «La dichiarazione dell’Assessore all’Ambiente della regione Campania, Giovanni Romano, relativa ad un ipotetico rischio salute per i cittadini campani non era riferita all’attualità dei fatti, né valutava un possibile allontanamento degli abitanti di qualche area del territori ocampano», è scritto nella precisazione. E ancora: «L’assessore, dialogando con i giornalisti in un contesto più ampio e senza che vi sia stata alcuna intervista specifica, ha sottolineato che anche laddove si sono registrate, a causa di sversamenti scellerati dei decenni passati, fonti di inquinamento, la Giunta sta correndo ai ripari bonificando le aree. Come, ad esempio, per l’area Resit di Giugliano e i laghetti di Castelvolturno. È questo, del resto, il ruolo dell’Assessorato all’Ambiente». L’anno scorso proprio sull’area della Resit era partito l’allarme della Procura che aveva inviato all’assessorato all’ambiente la relazione del geologo Giovanni Balestri nella quale si parlava per l’area nord di Napoli di «disastro ambientale» provocato dalle infiltrazioni nel terreno di agenti dannosi e anche cancerogeni provenienti dalle discariche gestite dall’imprenditore Cipriano Chianese, accusato di legami con i casalesi, dove aveva sversato tra l’altro anche il colorificio Acna di Cengio. «Quando ho parlato di ”allontanamento della popolazione” mi riferivo a quello che il perito ha scritto alla procura – spiega Romano – e non certo alla situazione creata dalle difficoltà attuali. E proprio per risanare l’area a Nord di Napoli e quella dei laghetti di Castelvolturno stiamo sbloccando nuovi fondi, oltre ai 140 milioni di euro già previsti. Con il ministero dell’Ambiente abbiamo discusso in questi giorni di compensazioni ambientali che dovrebbero essere destinate alle bonifiche. Con il commissario Mario De Biase sono già state identificate le aree dove si interverrà in maniera prioritaria. Quello per risanare le aree danneggiate dagli sversamenti illegali resta il nostro primo obiettivo. Altro che allontanare i cittadini...».

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