Il rapporto di Goletta Verde

Legambiente: mare sporco, il pericolo dai fiumi

L'allarme dopo i rilievi: "Acque non depurate raggiungono il golfo attraverso Sele e Irno"
14 luglio 2011 - Gianluca Sollazzo
Fonte: Il Mattino Salerno

Il Sarno, il Rio Arena, il Sele, il Picentino e l'Irno. Secondo le analisi di Goletta Verde 2011, si deve a questi corsi d'acqua l'inquinamento del mare salernitano. Un bilancio sulla salute marina della nostra provincia sicuramente bifronte per la stagione balneare 2011. Da un lato c'è il rischio inquinante dei corsi d'acqua non depurati. Dall'altro la rassicurante tenuta delle acque cilentane e del Golfo di Policastro, seguite da quelle della Divina Costa, con acqua cristallina e località suggestive. Senza dimenticare le eccellenze riconosciute a livello nazionale da Guida Blu e Touring Club con l'assegnazione delle cinque vele alla perla del comune di Pollica - Acciaroli e Pioppi per l'undicesimo anno consecutivo. Sono questi i volti contrastanti del mare della nostra provincia. «Fino a quando non ci sarà prevenzione e quindi depurazione delle acque, Goletta Verde continuerà a registrare queste contraddizioni», appunta Michele Buonomo, presidente regionale di Legambiente, nel corso della presentazione di ieri dello studio di Goletta Verde 2011 sulla salute marina salernitana. I dati fortemente negativi sono stati registrati soprattutto alle foci dei fiumi che risultano gravemente contaminati da coliformi fecali e streptococchi fecali. Tutto ciò a causa di una rete di depurazione fortemente carente che ha fatto spuntare divieti di balneazione in vari punti del litorale salernitano. Salerno città ad esempio resta la foce del fiume Irno il punto più inquinato del mare del capoluogo: una zona interdetta dalla stessa amministrazione comunale su segnalazione arrivata dall'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale che da aprile sta conducendo ciclici campionamenti nelle acque salernitani. Ai confini con Pontecagnano è la foce del Picentino la seconda zona off limits. Scendendo più a sud Golette Verde, la storica campagna ambientalista di Legambiente per la tutela della salute del mare salernitano, ha individuato altri punti critici classificati come "fortemente inquinanti". Tra i punti off limits alla balneazione si segnala anche la località tra Eboli e Capaccio adiacente la foce del fiume Sele, così come quella nei pressi della foce del Solofrone, tra Capaccio e Agropoli, e del Rio dell'Arena a Ogliastro Marina. Proprio in questa località salernitana Legambiente denuncia una scarsa attenzione da parte delle istituzioni locali nel segnalare ai bagnanti la pericolosità delle acque sottoposte a interdizione. «In questa zona, nei giorni di prelievo segnaliamo che gruppi di bambini ignari del pericolo per la loro salute si bagnavano in acque fortemente inquinanti», rilevano i responsabili di Goletta Verde. Proprio l'assenza di cartelli informativi di divieti di balneazione è un problema che secondo Legambiente va risolto. Ma il fattore di criticità resta uno solo, ed è etichettato come un rischio per la salute dei bagnanti salernitani. «Manca un sistema di depurazione che ci protegga dagli scarichi a mare di acqua inquinata dei fiumi e dei torrenti, siamo ancora all'anno zero: ci troviamo di fronte a una emergenza ambientale simile a quella dei rifiuti sulla terra ferma, solo che quella a mare è meno visibile e percepibile durante tutto l'anno». Non usa mezzi termini Buonomo per delineare il quadro della salute del mare salernitano rilevato dalla campagna Goletta Verde 2011. Il nostro litorale offre sicuramente perle di grosso rilievo, con mare "cristallino" che va individuato in Costiera Amalfitana e soprattutto nel Cilento e nel Golfo di Policastro, considerate l'autentica "patria" del mare pulito campano. A certificare il primato è l'inserimento di ben 11 località cilentane e del golfo di Policastro nella Guida Blu 2011. Senza dimenticare il trionfo del comune di Pollica, premiato con l'assegnazione delle cinque vele blu per il secondo anno consecutivo. «na vittoria nel segno di Angelo Vassallo, a conferma che la sua non era una idea, bensì un progetto di sviluppo per la nostra terra», il commento del sindaco di Pollica, Stefano Pisani.

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