Forcella, differenziata «fai da te» nel nome di Annalisa
E scattano subito 800 adesioni
Oltre ottocento firme per far partire la differenziata. Questa l’iniziativa che si è allargata a macchia d’olio a Forcella, dove i cittadini hanno fatto partire la raccolta, in maniera del tutto autogestita. Il fautore del piano «quartiere pulito» è Giovanni Durante, padre di Annalisa, la ragazza uccisa per errore nel rione Forcella durate un agguato di camorra il 27 marzo del 2004. «Ho comprato da solo i cestini per raccogliere i rifiuti e differenziare l’immondizia - spiega il papà di Annalisa - Li abbiamo sistemati in diversi punti nelle strade limitrofe e ho personalmente raccolto qui più di 800 firme». Insomma, un gesto forte in un periodo così tragico, come quello che sta vivendo Napoli, messa alle corde dall’ennesima emergenza ambientale. I cittadini sono attenti nel differenziare la spazzatura, «ma gli addetti del Comune non la raccolgono», sottolinea Durante. Per onor del vero bisogna aggiungere che, trattandosi di un’iniziativa popolare, i dipendenti dell’Asìa non sono tenuti a raccogliere quei rifiuti differenziati. Ma l’appello diretto al sindaco de Magistris, sulla voglian di cambiare le cose a Forcella, è forte. «Al sindaco - prosegue Durante - chiediamo di far disporre i contenitori per la differenziata in tutto il quartiere; vogliamo essere vicini alla nuova amministrazione e perciò abbiamo deciso di partire in maniera autonoma. Speriamo di essere da esempio per altri quartieri difficili». Intanto a Forcella i cittadini si sono anche automuniti di candeggina per disinfettare il selciato e rendere le strade immuni da blatte e topi.