Lettera dell’amministratore unico al presidente

Samte, Perifano lascia: "Impossibile lavorare così"

Durissime critiche alla Regione: "Provincializzazione osteggiata, resterà soltanto una chimera"
12 luglio 2011
Fonte: Il Mattino Benevento

Luigi Diego Perifano, amministratore unico della Samte ha rassegnato le dimissioni con una lettera inviata al presidente Aniello Cimitile. «L'ultimo scellerato provvedimento del Governo Regionale - scrive Perifano - costituisce la prova provata che la provincializzazione del ciclo dei rifiuti, così stando le cose, è destinata a rimanere una chimera. La capacità ricettiva della discarica di S.Arcangelo Trimonte, per problemi tecnici ereditati dalla gestione commissariale e sfociati nel recente sequestro giudiziario, è notoriamente ridotta al minimo: ciò nonostante ci viene imposto di saturare l’impianto coi rifiuti del napoletano. È una decisione iniqua, oltreché tecnicamente errata ed inutile: la Provincia di Napoli non risolverà i suoi giganteschi problemi e, per converso, il nostro territorio è esposto al peggiore e più grave dei rischi. Che succederà quando la residua disponibilità della nostra discarica sarà completamente esaurita? Come si potrà evitare nella nostra provincia una drammatica emergenza rifiuti, causata dal cinismo con cui si stabilisce di utilizzare a piacimento i nostri impianti, sottraendoli alle necessità dell’utenza sannita? Sono dunque questi gli effetti della auspicata provincializzazione? La verità è che altri la fanno da padroni in casa nostra, e a noi tocca solo pagare il conto. Paghiamo l’insipienza e l’arroganza della classe dirigente napoletana, di ieri e di oggi, totalmente priva di dignità allorquando, venendo meno all’impegno solennemente assunto il 4 gennaio 2011 di aprire una nuova discarica provinciale, condanna gli altri territori a patire le conseguenze di una conclamata ed ingiustificabile incapacità programmatoria ed amministrativa. Paghiamo il malaffare e le collusioni che si annidano nel perverso accrocco di interessi economici alimentato dal ”sistema” dell’emergenza permanente. Paghiamo l’ambiguità e la precarietà di provvedimenti legislativi frutto del malcelato scopo di scaricare sulle Società Provinciali tutte le passività e tutti gli sprechi accumulatisi in anni ed anni di poteri commissariali». «Paghiamo - continua Perifano - infine, la lealtà, il senso di responsabilità e lo spirito di solidarietà con cui abbiamo onorato i patti sottoscritti in sede governativa, mentre altri preparavano, scientificamente, il nuovo disastro di queste settimane, nella sfrontata convinzione di poter comunque piegare ai propri obbiettivi la resistenza civile delle aree interne della Campania. E così, inevitabilmente, abbiamo assistito ad un crescendo di atti e comportamenti univocamente ostili al progetto di provincializzazione dei rifiuti, fino all’ultima irresponsabile decisione dei giorni scorsi: ciò mi porta a ritenere del tutto superate le motivazioni per le quali, nel novembre dello scorso anno, aderii alla tua richiesta di guidare la Samte». «D’altro canto - ricorda rivolgendosi direttamente a Cimitile - ti è da tempo noto il mio punto di vista sulla necessità di consolidare ulteriormente l’assetto organizzativo-gestionale della Società Provinciale, chiamata a fronteggiare numerosi problemi tecnici, normativi, economici e finanziari, tali da richiedere, per complessità e rilevanza, un impegno esclusivo nell’esercizio delle funzioni sia amministrative che dirigenziali. Avverto, responsabilmente, l’impossibilità di conciliare il suddetto impegno con l’intensa attività professionale che svolgo, e che frequentemente richiede la mia presenza fuori città e fuori regione». Perifano rassegna dunque le dimissioni irrevocabili, precisando comunque che, nelle more, espleterà comunque i compiti di ordinaria amministrazione. «Consentimi - conclude l’ormai ex amministratore della Samte rivolto a Cimitile - di ringraziarti, non solo per la opportunità che mi hai offerto di collaborare con te e di rendermi utile, ma anche per la generosità e la determinazione con cui, in questi mesi di comune e durissimo lavoro sul fronte dei rifiuti, ti sei battuto per tutelare, nelle situazioni più critiche, gli interessi e le aspettative del nostro territorio».

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