L’assemblea della Rocca dei Rettori si è riunita davanti alla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte

"Mai più i rifiuti dalle altre province"

Approvato un documento che chiede il rispetto degli accordi ministeriali
12 luglio 2011
Fonte: Il Mattino Benevento

Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità un documento nel quale si dichiara che il Sannio non è disponibile per il conferimento di flussi straordinari di rifiuti dal napoletano e che rivendica l’applicazione immediata degli accordi sin qui disattesi sottoscritti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla presenza del sottosegretario Letta, del ministro Prestigiacomo, del presidente della Regione Caldoro, dei presidenti e dei prefetti delle cinque Province campane, finalizzata a mettere finalmente a norma la gestione del ciclo dei rifiuti in Regione. Al Consiglio hanno partecipato oltre ai consiglieri e gli assessori, sindaci sanniti, associazioni ambientaliste, i parlamentari Cosimo Izzo e Costantino Boffa ed il consigliere regionale Umberto Del Basso De Caro. Sono pervenuti messaggi di condivisione all’iniziativa da parte dell’europarlamentare Erminia Mazzoni e dal deputato Mario Pepe, trattenuti fuori Benevento da impegni istituzionali. Contestatissimo - anche da parte dello stesso sindaco di Sant’Arcangelo Trimonte - il conferimento in discarica nella giornata di domenica di tre Tir, quando da Napoli erano arrivate assicurazioni in senso contrario. Hanno preso la parola i consiglieri Luca Ricciardi, Mino Izzo, Sabatino Cecere, Claudio Ricci. Infine, sono intervenuti, a concludere i lavori, l’assessore provinciale all’ambiente Gianluca Aceto e il presidente della Provincia Aniello Cimitile. Entrambi hanno rivendicato alla Provincia il merito di aver impedito ulteriori conferimenti di rifiuti dal napoletano, in quantità peraltro di gran lunga superiori a quelli attualmente in discussione; di aver avviato la procedura per l’approvazione dei fondi per la messa in sicurezza dell’impianto; di aver più volte dichiarato l’indisponibilità rispetto allo stesso Piano regionale dei rifiuti che prevede discariche nel solo territorio di Irpinia e Sannio. In particolare, il presidente Cimitile ha detto: «Questa è una guerra che dura da tempo e che è destinata a durare. Dobbiamo prepararci a resistere, tenendo presente che qui non è gioco solo il territorio di Sant’Arcangelo Trimonte, ma la tenuta della gestione del ciclo dei rifiuti dell’intero territorio provinciale. Scaricare l’emergenza rifiuti napoletani sul Sannio significa saturare l’impianto di Sant’Arcangelo Trimonte ed impedire una gestione corretta del ciclo locale». Il presidente ha ricordato nello scorso 4 gennaio, nella sede del Governo nazionale, sotto la presidenza del sottosegretario Letta, presente il ministro dell’Ambiente e le massime autorità della Campania, furono assunti formalmente impegni per la gestione del ciclo dei rifiuti in regione, che tuttavia al momento non sono stati ancora onorati. Il presidente ha ricordato che la Provincia insieme alla Società Samte ha disposto la chiusura dello Stir di Casalduni per i conferimenti extra-provinciali. «Ci giungono notizie dell’ormai imminente chiusura di accordi per lo sversamento di rifiuti napoletani fuori Regione; se da un lato questa misura ci appare confortante, dall’altro occorre restare in stato di allerta. L’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano, che ho sentito stamani, mi ha garantito che l’ordinanza Caldoro non sarà prorogata; noi chiediamo che non vi sia più un provvedimento del genere che per il nostro Sannio non rappresenta un gesto di solidarietà, ma piuttosto un suicidio».

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