L’emergenza, qui San Tammaro

«Basta identificarci come cittadella della spazzatura»

Il Sindaco anticipa la firma dell'ordinanza blocca-tir: ci sono ragioni igienico-sanitarie e di sicurezza stradale
12 luglio 2011 - Fabio Mencocco
Fonte: Il Mattino

San Tammaro. I camion che trasportano i rifiuti provenienti da Napoli subiscono da oggi un brusco stop, quello voluto con forza dal sindaco Emiddio Cimmino che ieri ha firmato l’ordinanza per bloccare il transito di mezzi pesanti che trasportano rifiuti, per questioni «legate alle condizioni igienico sanitarie del paese». L’annuncio fatto dal primo cittadino qualche giorno addietro è stato reso esecutivo e quindi da oggi gli automezzi che trasportano rifiuti non potranno transitare lungo il territorio tammarese, che dovrà però essere monitorato con costanza affinché il provvedimento abbia degli effetti. Sorvegliare l’intero territorio, ed in particolare la zona di accesso alla discarica di Marruzzella, non è però semplicissimo. Il Comune possiede «un personale di polizia municipale ristretto» sottolinea Cimmino che aggiunge: «Ci sarà quindi bisogno di aiuto affinché l’ordinanza venga rispettata». Per questo motivo la prescrizione è stata inviata anche alla prefettura e alla questura, oltre che per conoscenza alle forze dell’ordine di Santa Maria Capua Vetere. Saranno proprio carabinieri e polizia a dover dare una mano nel controllo del territorio oltre che gli agenti della «polizia provinciale che potranno sorvegliare le strade di loro interesse, che sono le stesse con cui si accede al sito di stoccaggio di Marruzzella». La posizione dell’amministrazione comunale di San Tammaro è un atto di protesta che vuole andare a sottolineare come il paese sia stanco di «subire i provvedimenti da parte del Comune di Napoli e della Regione», dice l’assessore all’Ecologia Gennaro Borrozzino che pone una critica anche al primo cittadino del capoluogo campano Luigi De Magistris: «Nonostante il problema dei rifiuti sia principalmente di Napoli, gli amministratori napoletani continuano a dire di non voler bucare il proprio territorio per costruire gli impianti. Al sindaco De Magistris – continua – voglio far notare che noi abbiamo una responsabilità politica verso i nostri cittadini esattamente pari alla sua, quindi dobbiamo sempre tutelare la nostra popolazione». Nonostante la critica i dirigenti del Comune di San Tammaro si dicono disposti a venire incontro «alle esigenze di Napoli a patto che si trovi una soluzione definitiva al problema, poiché portare i rifiuti nella discarica di Marruzzella non può essere sempre la panacea di tutti i mali», ribadisce il sindaco Cimmino. Ma c’è un altro fattore che induce gli amministratori tammaresi a cercare di limitare la presenza dei rifiuti di Napoli sul proprio territorio, ed è una questione legata all’orgoglio di una popolazione e di un paese «che viene additato frequentemente attraverso i media come la cittadella della spazzatura», dice il sindaco che aggiunge: «Io non voglio più sentire questa definizione che sta diventando davvero pesante». Intanto anche nella giornata di ieri sono continuati ad arrivare i camion presso l’impianto di Marruzzella, ma già da oggi il flusso potrebbe diminuire proprio per l’entrata in vigore dell’ordinanza voluta dal sindaco Cimmino, il quale vuole difendere il territorio che viene giornalmente inquinato «attraverso il percolato che cola dai camion della spazzatura, riducendo le strade del nostro paese ad un colabrodo». Lo scarico sul terreno del percolato sarebbe uno dei motivi principali del deterioramento delle strade del paese. Il percolato oltre a favorire la presenza di buche, potrebbe anche diventare una minaccia per le condizioni igienico-sanitarie del territorio.

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