"Gli aiuti? Finora solo parole Napoli deve avere il suo Stir"

Il Sindaco: vedrò Berlusconi la prossima settimana, cghiedo un patto per la città"
12 luglio 2011 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Il sindaco Luigi de Magistris non sta un attimo fermo, gira e rigira la città per verificare se le strade sono ancora piene di spazzatura. Scuote la testa, mette l’aria condizionata al massimo perché il caldo è soffocante e attacca: «Non voglio fare polemica, ma finora ci sono tante belle parole sulla solidarietà ma non è ancora partito un solo camion fuori regione e anche a San Tammaro non mi pare che le cose vadano bene». I
nsomma de Magistris mantiene l’ottimismo ma aspetta che le promesse diventino fatti. Allora sindaco, c’è la solidarietà, il presidente della Regione ha fatto l’ordinanza per sversare nelle altre province, ma il Comune cosa fa? «Abbiamo fatto tre ordinanze e una delibera. In meno di due mesi abbiamo messo in piedi quello che nei cinque anni precedenti nessuno ha mai nemmeno immaginato».
Raffaele Cantone, il magistrato anticlan, dice che il Comune deve battere qualche colpo: consiglia di incentivare la differenziata, il compostaggio e trovare un sito dove sversare parte dei rifiuti. È d’accordo? «Sono d’accordo nel senso che Cantone ci segue, perché quello che consiglia è ciò che stiamo facendo. Quindi sono contento che Raffaele segua con attenzione quello che fa Palazzo San Giacomo».
Sul terzo punto non ha risposto. «Mi sembra troppo generico, se si intende una discarica dico di no. Napoli sta lavorando per essere autonoma e non ha bisogno di discariche. Ricordo che abbiamo fatto una delibera sulla differenziata rivoluzionaria, aumentato il capitale di Asìa per consentire i necessari investimenti e tre ordinanze sulle modalità che i cittadini devono utilizzare per il deposito dei sacchetti pena contravvenzioni. Certo non ci fermiamo qui».
Vale a dire? «Sul compostaggio avremo tre siti, il primo, quello di Caivano, già entro il mese siamo in trattative avanzate. Gli altri due siti verranno individuati entro fine anno. Vogliamo anche uno Stir interamente dedicato a Napoli sempre nell’ottica dell’autonomia. Si può arrivare a questo risultato attraverso una impiantistica efficiente. Dico di più: rafforzeremo i siti di trasferenza e quelli di stoccaggio. In modo da non dovere mai chiedere aiuto ad altri fermo restando che la solidarietà annunciata mi auguro si concretizzi al più presto, già da oggi».
Perché è dubbioso? «Voglio che si faccia presto, oggi potrebbe partire il primo mezzo per l’Emilia, mi auguro che si firmino presto gli altri accordi. Anche per la discarica di San Tammaro Napoli non ha ancora avuto i benefici sperati nonostante l’ordinanza del presidente Stefano Caldoro».
Caldoro sta facendo il possibile e di lei ha stima, l’ha definita un carro armato. Perché fra di voi sembra esserci un braccio di ferro continuo? «Ringrazio Caldoro ma nessun braccio di ferro con lui, un buon rapporto che intendo mantenere e consolidare. Lo ringrazio perché so che nelle condizioni politiche attuali non era facile per lui fare l’ordinanza. Con lui ho un dialogo franco che rafforza la sinergia tra i due enti. Con la Regione voglio parlare non solo di rifiuti».
Vale a dire? «C’è una sofferenza enorme nella progettazione della spesa dei fondi Ue. Ballano due miliardi di euro che sarebbe davvero una bestemmia gettare via. Il Comune si propone di aiutare la Regione per non perdere questo patrimonio. Ci sono progetti per riqualificare la città, per la cultura, ci sono tante cose da fare. Proporrò un tavolo permanente Regione-Comune».
La Lega vuole che lei faccia il commissario ai rifiuti e nelle more che la spazzatura vada solo nelle regioni limitrofe alla Campania. «Sul commissariamento non sono d’accordo. Napoli ha bisogno di normalità, è questa la rivoluzione. Per il resto la solidarietà deve essere nazionale, il Paese è unito più di quanto appaia. Se poi la Lega per ragioni economiche vuole speculare sull’emergenza è un altro conto».
Quando incontrerà Berlusconi? «Ho telefonato a Gianni Letta. Se il presidente è disponibile si può fare già la prossima settimana, voglio parlare con lui non solo di rifiuti». Lei è riconosciuto sempre più come leader nazionale del centrosinistra, fra due anni ci saranno le elezioni politiche. Continuerà a fare il sindaco oppure... «Assolutamente sì».
Sembra il salvatore della patria: come fa a tirarsi indietro? «Mi sento leader nazionale di un nuovo centrosinistra che guarda alla cittadinanza attiva e a un nuovo modo di fare politica. Ma una cosa è certo, io sarò sindaco per almeno cinque anni, ma spero anche di più».

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