Da domani partono i trasferimenti ok solo da Emilia, Toscana e Liguria

Dietrofront della Sicilia: stop ai viaggi dell'immondizia
Nuovo pressing della Puglia
12 luglio 2011
Fonte: Il Mattino

Il Tar respinge i ricorsi delle Province di Avellino, Benevento e Caserta contro l'ordinanza del governatore Caldoro. Napoli, dunque potrà continuare a portare i rifiuti nelle altre regioni, ma solo fino a domani, quando scadranno i termini fissati dal provvedimento della Regione, che sta già studiando, però, nuove misure. Già ieri sera il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi ha lanciato una sorta di altolà preventivo: «La sentenza della prima sezione del Tar Lazio ci conforta: con la giornata di mercoledì dovranno terminare gli sversamenti dei rifiuti di Napoli nella discarica di San Tammaro – ha detto – con questa decisione il tribunale amministrativo ha chiarito il carattere di eccezionalità del provvedimento adottato dalla Regione, che proprio per questa ragione non potrà in alcun modo essere prorogato». A Benevento, nelle stesse ore, si è dimesso l' amministratore unico della società provinciale, Luigi Diego Perifano che ha inviato una lettera di fuoco al presidente della Provinica Aniello Cimitile: contesta l'ordinanza Caldoro e conclude «ormai la provincializzazione è morta». Ma i tecnici di Santa Lucia stanno già studiando un nuovo provvedimento che dovrebbe accelerare i conferimenti presso gli stir che al momento vanno a rilento e rendono sempre più difficile la situazione a Napoli e Provincia. Tanto che ieri Giovanni Perillo, il direttore tecnico della Sapna (la società provinciale di Napoli) ha scritto a Regione e Provincia per delineare una situazione che, in assenza di sostanziali novità, potrebbe diventare drammatica. Gli stir di Tufino e Giugliano continuano a funzionare a scartamento ridotto e ieri Asia non è riuscita a sversare più di mille tonnellate: a terra oggi ci saranno nuovamente quasi duemila tonnellate mentre il caldo continua a imperversare. Il sindaco De Magistris ha sottolineato: «L'ordinanza di Caldoro è stata positiva, ma per Napoli finora non ha prodotto alcun effetto. I rifiuti di Napoli a San Tammaro non sono andati quindi dobbiamo andare fuori regione se vogliamo migliorare la sottrazione». Il primo cittadino spera nei trasferimenti fuori regione che a suo parere potrebbero risolvere la situazione: «Abbiamo avuto un'encomiabile solidarietà a parole e io mi auguro che da domani si passerà dalle parole ai fatti». Uno degli strumenti che potrebbe accelerare i viaggi dei rifiuti resta il decreto legge già emanato dal governo: in fase di conversione entrambi gli schieramenti (unica eccezione la Lega) puntano a renderlo più efficace. Ieri in commissione ambiente della Camera, dove il testo viene esaminato sono stati presentati la bellezza di 54 emendamenti, 6-7 dalla maggioranza (4-5 della Lega, 1-2 del Pdl), e il resto dall'opposizione. Domani è intanto prevista nella stessa commissione l'audizione del vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano. Il Comune di Napoli chiede la possibilità di chiudere contratti direttamente con le altre amministrazioni lasciando alle Regioni solo il controllo dei trasferimenti, e nella stessa direzione vanno le proposte del vicepresidente della commissione bicamerale per la semplificazione e segretario regionale campano di Italia dei valori Nello Formisano. La Lega propone provocatoriamente poteri commissariali per De Magistris e a stretto giro riceve il no del primi cittadino. Il Pd, invece, punta ad affidare a Caldoro tutti i poteri per l'individuazione delle discariche.

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