Blitz, e la discarica all'improvviso riapre
Anche ieri hanno sversato tre Tir con rifiuti napoletani nella discarica di Sant’Arcangelo Trimonte. Quello stop che pure era stato annunciato dall’assessore provinciale Gianluca Aceto non c’è stato. Ma proprio perchè la discarica era chiusa, come di consueto nei giorni festivi, ieri mattina non sono mancati i problemi. Il dialogo interistituzionale, come spesso accade, non ha funzionato. Infatti alle sette all’arrivo dei camion, con discarica chiusa, è toccato al funzionario di turno in Questura, il vice questore Rosa D’Amelio, contattare i vertici della Daveco che gestisce l’impianto. Contatti anche con la Prefettura. Alla fine i vertici della ditta, di fronte alle continue sollecitazioni provenienti da Prefettura e Questura, hanno acconsentito, intorno alle nove, che i tre camion entrassero nell’impianto. Digos e carabinieri hanno reperito prima un addetto che ha aperto i cancelli dell’impianto. Poi ne sono stati trovati altri tre, che hanno raggiunto l’impianto, per gli altri adempimenti collegati allo sversamento, come la pesa dei quantitativi. In ogni caso la collocazione definitiva di questi rifiuti in discarica potrà avvenire solo questa mattina ad organico completo. Poche le persone presenti davanti all’impianto che si sono limitati solo ad inveire nei confronti di chi aveva promesso la chiusura dell’impianto. Ma in mattinata si prevedono ulteriori tensioni. Il consiglio provinciale aperto è stato convocato per oggi alle 10 proprio a Sant’Arcangelo Trimonte. Una convocazione accompagnato da un appello alla mobilitazione da parte degli organizzatori che prevedono la presenza anche dei sindaci dei centri della provincia, nella consapevolezza che il problema dello smaltimento dei rifiuti riguarda tutti. Il consiglio si tiene proprio davanti alla discarica e quindi bloccando l’acceso dei veicoli. Tenuto conto di ciò, come del resto è avvenuto in questi giorni, è probabile che i camion che devono scaricare arriveranno entro le sette. Ma oggi ci sarà anche la presentazione di un ricorso al Tar contro l’ordinanza di Caldoro, affidato all’avvocato Viglione. Da parte sua il presidente della Provincia Aniello Cimitile ha deciso di porre fine ai conferimenti di rifiuti del napoletano presso la Stir di Casalduni anche se ieri ha ribadito che «non si tratta di una rappresaglia ma di un provvedimento razionale. Giungendo a Sant’Arcangelo nella discarica quantitativo aggiuntivo di rifiuti bloccando gli sversamenti fuori provincia allo Stir cerchiamo di bilanciare i flussi presso la nostra unica discarica in parte sottoposta a sequestro e in attesa di lavori di consolidamento». Aniello Cimitile ha preso il provvedimento sentiti anche la struttura della Samte che sovrintende al settore rifiuti della Provincia. Del resto sia a livello politico che tecnico in queste ore si è ribadito che queste 100 tonnellate non risolvono il problema dell’ennesima emergenza napoletana e potevano essere senza problemi smaltiti altrove». Tra l’altro la Samte stava accingendosi a dare inizio ai lavori di consolidamento dell’intero impianto a partire proprio da oggi. Un procedimento ben avviato e che ora dovrà confrontarsi con questa nuova emergenza.