MOLTI NEGOZI HANNO SIMBOLICAMENTE ABBASSATO LE SARACINESCHE

Ariano e Savignano, contro-manifestazione con drappi neri e campane a lutto

1 giugno 2008 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Striscione di protesta Ad Ariano Irpino, Savignano e Sant'Arcangelo Trimonti è andata in scena «l'altra» protesta. Quella silenziosa, senza cortei e clamori, senza fasce tricolori o slogan , ma con tanti drappi e bandiere nere sui balconi, sulle finestre e sulle facciate degli edifici pubblici. Sul Municipio, il Palazzo Vescovile, il Tribunale, il museo civico, le chiese; in centro e in periferia, tra le strade dei quartieri , nei cortili delle scuole. Finanche all'ingresso del campo sportivo «Renzulli». Una protesta trasformatasi in un silenzio assordante che ha avuto il suo momento di maggiore valore simbolico verso le ore 12 quando le saracinesche degli esercizi commerciali sono state abbassate per alcuni minuti, mentre le campane di Sant’Ottone ad Ariano e quella della chiesa del Purgatorio a Savignano rintronavano a lutto. Non ci sono stati comizi, anche se davanti al municipio di Savignano si sono travati spontaneamente in tanti. Un documento delle associazioni ambientalistiche ha fatto il giro dei negozi e delle abitazioni per ricordare a tutti che a Pustarza si è già consumata una vera tragedia. «Con questo modo di protestare silenzioso e solenne - sostiene Felice Vitillo del Circolo Hirpus - Ariano dimostra tutta la sua civiltà. Abbiamo subito un’ingiustiza, prima con Difesa Grande e poi con Pustarza. Abbiamo lottato, abbiamo proposto soluzioni alternative, ma non siamo stati mai ascoltati. Neanche quando abbiamo insistito perchè il ciclo dei rifiuti fosse gestito per la sola provincia di Avellino. Non ci resta quindi che il dolore, il lutto. In più scontiamo l'arrivo di provvedimenti giudiziari per tanti di noi che hanno lottato solo per difendere il proprio territorio». «Siamo in lutto - ribatte Olimpia Roberto del Comitato Tutela del Territorio di Saviganano - questo silenzio è voluto non tanto da noi, ma da chi ci ha imposto questa situazione. Non possiamo più reagire e far valere le nostre ragioni. Possiamo essere raggiunti da provvedimenti restrittivi immediati. Eppure non facciamo altro che difendere il nostro territorio. Mi auguro solo che a questo punto si possa ridurre il danno ed evitare di trasformare Pustarza in una discarica regionale». «Ho preferito essere presente a Savignano - sostiene il sindaco Ciasullo - per essere vicino alla mia gente. Non c'è alcun intento polemico con chi ha marciato a Pianodardine. Posso solo dire che qui la discarica è già una triste realtà». Intanto è stata fissata per martedì 3 giugno l'udienza del Tribunale per il Riesame per il caso La Manna. L'esponente degli ambientalisti agli arresti domiciliari ha inoltrato ricorso per ottenere la libertà. I suoi legali sono convinti di poter dimostrare che non c'è stato alcun sequestro di persona in occasione degli incidenti verificatisi a località Cardito di Ariano Irpino il 2 aprile scorso.

 

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