Vallo di Diano, Ergon nel caos scontro tra azienda e sindaci
Quella che inizia oggi sarà una settimana cruciale per la questione rifiuti nel Vallo di Diano. Potrebbero esserci, infatti, importanti novità sulla gestione dell’Ergon e sul ruolo del commissario Siano in seno al consorzio. La situazione nei diversi comuni è comunque difficile con moltissima immondizia a terra e con alcuni spiazzi usati come discariche a cielo aperto. Nel frattempo – denunciano alcuni sindaci – l’Ergon non si occupa più di smaltimento ma solo di raccolta e la situazione rischia di essere caotica. Un cittadino ha portato i propri rifiuti non raccolti davanti alla biblioteca comunale. Si fanno anche insistenti voci di dimissioni e fratture all’interno dell’azienda che gestisce i rifiuti di 45 paesi ma che è al centro di una bufera: i dipendenti non ricevono gli stipendi (mancano maggio, giugno e quattordicesima), il Consorzio che gestisce il 51% dell’Ergon è commissariato ma il commissario non riesce a insediarsi e quei dipendenti che hanno protestato sono stati colpiti da una pioggia di ammonimenti e sospensione. I dipendenti - più di 40 - sono accusati dall'azienda di aver messo in atto uno sciopero selvaggio che ha causato danni all'azienda stessa e allo smaltimento dei rifiuti. Le accuse da parte dell'Ergon mutano da dipendente a dipendente. Alcuni sono stati accusati di aver vietato l'accesso dei sindaci alla riunione indetta a fine giugno nella sede del Consorzio. Altri di aver minacciato di dar fuoco al presidente dell’Ergon, Arenare. Una delle due donne simbolo della protesta, salita sul tetto dell’azienda per manifestare il proprio dissenso è stata sospesa e accusata di aver dato fuoco a materiale legnoso. C'è chi teme il licenziamento. «I comportamenti sono gravissimi - si legge in una delle lettere inviate dall’azienda - La protesta non si può giustificare con il ritardo dei pagamenti causato da fatti extraziendali». L'Ergon nelle lettere firmate dal presidente Gaetano Arenare giustifica queste mancanze accusando i Comuni per i ritardi negli adempimenti delle loro obbligazioni. Ma proprio i Comuni hanno scaricato la gestione dell'Ergon. E lo hanno fatto in un documento ufficiale che certifica l'adesione delle amministrazioni che fanno parte del Consorzio al piano del commissario Siano. Gli amministratori hanno chiesto «le dimissioni del Cda dell'Ergon per dare la possibilità di aprire una nuova fase di gestione ordinaria del ciclo integrato dei rifiuti da parte del commissario». I primi cittadini inoltre invocano «l'impegno a una nuova valutazione del patrimonio aziendale dell'Ergon con la nomina di due tecnici per consentire la liquidazione della quota privata e l'impegno di salvaguardare il livello occupazionale dei dipendenti del Consorzio impegnati nel ramo rifiuti».