Emilia e Liguria tendono la mano Trentino e Friuli chiudono la porta

Decolla il patto di solidarietà delle regioni con la Campania
E Bossi attacca il Sindaco.
9 luglio 2011 - ger.aus.
Fonte: Il Mattino

Arrivano i primi nulla osta delle Regioni che si preparano ad accogliere l’immondizia di Napoli, ma si registrano anche nuove indisponibilità. Da lunedì, e per tre mesi, 5mila tonnellate di rifiuti urbani umidi pre-trattati partiranno per l’Emilia-Romagna: ieri è scattato il via libera della giunta guidata da Vasco Errani. «Tutto il sistema regionale si fa carico del problema - spiega il governatore, che è leader della conferenza delle Regioni - e lo fa in un quadro di cooperazione interistituzionale chiaro, con il riconoscimento da parte dell’esecutivo dell’emergenza nazionale e con responsabilità definite, in cui è stata individuata e decisa la realizzazione di nuove discariche e impianti in Campania». La fumata bianca si registra anche in Liguria, ma per un quantitativo molto limitato di spazzatura. Il presidente Burlando ha autorizzato lo sversamento di sole 200 tonnellate, pari a 10 camion, a fronte delle 20mila ipotizzate nei giorni scorsi: «Non facciamo mancare la nostra solidarietà rispetto a una situazione di oggettiva difficoltà - chiarisce - Abbiamo però già chiesto un incontro urgente al governo per affrontare la questione della strada di Genova-Scarpino che conduce alla discarica e i problemi di alcune imprese liguri impegnate sul fronte del trattamento rifiuti in Campania, in difficoltà per il mancato pagamento rispetto all’attività svolta. Chiediamo chiarezza perché è in gioco il destino dei lavoratori». Sono inoltre in via di definizione gli accordi con altre quattro Regioni. È il caso, in primis, della Toscana: «Siamo pronti ad aiutare i nostri compatrioti napoletani - annuncia il presidente Enrico Rossi - Non possiamo consentire che quel territorio si trovi in una condizione di emergenza nel mezzo di una stagione turistica. È l’immagine dell’Italia che rischia di diventare perdente. Naturalmente noi ci aspettiamo che la Campania assuma impegni e piani seri per risolvere la crisi». Il governatore Stefano Caldoro - che sta lavorando senza sosta con Errani per siglare le intese necessarie - incassa, poi, l’ok della Regione Puglia che nei mesi scorsi si era rivolta al Tar proprio per fermare i trasferimenti di rifiuti: il via libera riguarda quantitativi limitati e «nel rispetto del protocollo di sicurezza già siglato». Il fronte del sì (quasi esclusivamente rappresentato da esponenti del centrosinistra) include la Sicilia e le Marche, dove si cercano siti disponibili dopo lo stop della Provincia di Pesaro. Niente da fare, invece, per i trasferimenti in Friuli Venezia Giulia. «La nostra posizione non dipende da motivi politici - sottolinea il governatore Renzo Tondo - ma da ragioni squisitamente tecniche. In questa fase, infatti, anche noi siamo costretti a esportare i nostri rifiuti». Simile la posizione del Trentino Alto Adige (a cui la Campania non ha inviato alcuna richiesta di nulla osta): «Pur offrendo la nostra disponibilità politica, molto difficilmente potremo accogliere l’immondizia vista l’attuale capienza delle discariche esistenti sul territorio - dice il presidente Lorenzo Dellai - Invitiamo peraltro il governo a dichiarare lo stato di emergenza e a richiedere la cooperazione di tutte le regioni. Prioritariamente ad ogni altra forma di intervento devono essere però attivate le procedure per la costruzione di nuove discariche nella provincia di Napoli». Una mano tesa arriva dal sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli: «Siamo solidali con Napoli. La mia presenza nel capoluogo partenopeo la settimana passata, unico sindaco del Nord - altri erano invitati, ma avevano altro da fare - ne è la riprova. Il problema è mettersi d’accordo su quale aiuto i napoletani hanno bisogno». «I napoletani - aggiunge - sono un popolo meraviglioso, che ha insegnato al mondo, tra le altre cose, il canto e l’ospitalità: hanno però la tendenza a ripetere a se stessi che Napoli è una grande e bella città di cui il mondo ha bisogno, per cui ora il mondo interverrà e risolverà il problema. Ma chi comincia. La sensazione, laggiù, è che tutti pensano che cominci qualcun altro». Ed Umberto Bossi, intervenendo ad una festa della Lega a Milano, ha detto che «Ci sarà una persona sola a risolvere il problema dell’immondizia a Napoli, si chiama Silvio Berlusconi. Il sindaco di Napoli? Un ”ciciarun“ (chiacchierone)».

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