Camion in fila allo Stir, il Comune diffida

Calabrese: "E' dal 28 giugno che attendono di sversare responsabile è Ecoambiente"
8 luglio 2011 - Gianluca Sollazzo
Fonte: Il Mattino Salerno

Avellino non sbatte la porta alla provincia di Salerno e apre agli automezzi salernitani la discarica di Savignano Irpino. Lo sversamento di cento tonnellate in discarica consente allo Stir di Battipaglia di liberare in parte i piazzali dell'impianto dall'umido inertizzato. E' questa l'unica nota positiva della giornata di ieri che ha visto il tritovagliatore battipagliese andare nuovamente in affanno con i camion pieni di rifiuti in fila ai cancelli dell'impianto. Sulla questione è intervenuto il Comune di Salerno, che dalle parole dei giorni scorsi è passato proprio ieri ai fatti diffidando formalmente Ecoambiente per il mancato accesso allo Stir di cinque camion di rifiuti del capoluogo che dal 28 giugno sono in attesa di sversare. «Siamo in presenza a questo punto di uno stoccaggio provvisorio di rifiuti senza autorizzazione - la denuncia dell'assessore comunale Gerardo Calabrese - sono passate oltre 48 ore di attesa, Ecoambiente si assuma le proprie responsabilità penali e civili». Il pomo della discordia resta sempre il regolamento di accesso allo Stir secondo tabellari semaforici dei mezzi. Sempre ieri Palazzo di Città ha ricevuto la richiesta formale da parte dell'ente Provincia di individuare nel territorio comunale nuovi siti di discarica per «garantire la regolarità nella gestione dei rifiuti solidi urbani», si legge nella comunicazione indirizzata da Palazzo Sant'Agostino al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. «Stiano tranquilli - afferma piccato Calabrese - le discariche individuate sono due: a piazza Cavour, dinanzi la sede dell'ente, e nell'atrio della Provincia». «Calabrese dimentica - replica il presidente di Ecoambiente, Roberto Celano - che se il sindaco di Salerno fosse stato meno "incapace" nell'espletare una gara per la realizzazione del termovalorizzatore, avendo ricoperto per due anni il ruolo di Commissario di Governo senza nulla produrre se non spese milionarie con il denaro dello Stato, oggi non dovremmo preoccuparci di vivere l'angoscia di avere i rifiuti per strada e di doverci inventare quotidianamente qualcosa per evitarlo». Resta critica, secondo Palazzo di Città, la situazione del sito di trasferenza comunale di Ostaglio, fermo a ieri alla soglia di 1252 tonnellate in giacenza. Ma tutto dipende dalla capacità di lavorazione dello Stir. La mano tesa dalla Provincia di Avellino a permettere al tritovagliatore battipagliese di scongiurare il rischio sovraccarico, garantendo altri giorni di autonomia. Come da intesa raggiunta tra le province di Salerno e Avellino, su autorizzazione dell'Unità flussi regionale, la società provinciale Ecoambiente - che ieri ha presentato alla società Irpinia Ambiente una richiesta di rateizzazione dei debiti relativi all'utilizzo risalente a otto mesi fa proprio della discarica di Savignano Irpino - ha avuto il beneplacito a sversare alla discarica avellinese 100 tonnellate di frazione umida tritovagliata. Per stamattina sono previsti ulteriori trasferimenti di tritovagliato umido nella discarica irpina. Mentre nelle ultime ore è ritornata a circolare l'ipotesi del via libera di ulteriori conferimenti di frazione indifferenziata "fresca" allo Stir di Casalduni, nel beneventano, nel caso in cui lo Stir di Pianodardine ad Avellino non riesca a venire incontro alle richieste di Ecoambiente. «Su Casalduni attendiamo un ok dall'unità flussi regionale, ma non è abbandonata l'ipotesi Pianodardine», conferma in serata il vicepresidente Ecoambiente, Mario Capo.

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