Gli ex cosmarini in piazza «Un tavolo tra le istituzioni»
I dipendenti dei consorzi di bacino della Campania scendono in piazza. La manifestazione è stata annunciata per domani a Napoli, dove alle 9,30 in piazza Matteotti si raduneranno delegazioni regionali dei dipendenti dei consorzi di bacino che poi percorrendo Via Medina, Piazza Municipio, Via San Carlo, Piazza Municipio e quindi si porteranno a Piazza Plebiscito per chiedere un incontro in prefettura di Napoli «al fine di sollecitare un tavolo interistituzionale sulla vicenda lavoratori consorzi rifiuti in Campania riconosciuti dipendenti pubblici anche con varie sentenze della suprema corte di Cassazione», come spiega in una nota Vincenzo Guidotti, segretario del Sindacato azzurro. «Visto che le Costituite società Provinciali in Campania rappresentano un buco nero in cui non possono essere scaricati i 4.000 lavoratori dei Consorzi perché la tassa sui rifiuti resterà in capo ai Comuni che continueranno a non pagare come hanno fatto fino ad oggi», ribadisce. Gli ex cosmarini chiedono richiede la chiusura definitiva della vertenza al governo nazionale e regionale; la riassunzione immediata dei lavoratori arbitrariamente sospesi e licenziati illegittimamente dai consorzi di Benevento (127 unità), di Avellino (30 unità), di Napoli Caserta (2 unità) e del Na5 (24 unità), per un totale di 183 lavoratori; la provincializzazione della forza lavoro riportando ognuno nella propria provincia di residenza; l’esclusione delle gestioni private del sistema rifiuti anche in ottemperanza all’esito del referendum che esclude le gestioni di privati per i servizi; la collocazione dei dipendenti in esubero nella pubblica amministrazione limitatamente a quelli assunti con bando pubblico ovvero l’ordinanza 1 del 1 giugno 1999 del Sub Commissario di governo e la legge 608 del 1996. I lavoratori dei consorzi di bacino in liquidazione della regione Campania si porteranno in corteo nello spazio antistante il Palazzo di governo del capoluogo di Provincia chiedendo contestualmente per chiedere di essere ricevuti dal prefetto. Ad Avellino, gli ex cosmarini hanno dato vita a una clamorosa azione di protesta, salendo sul tetto dell’edificio di fronte la Prefettura e da qui minacciando di lanciarsi. A causa di questo comportamento, i protagonisti sonos tati denunciati dalla Digos.