Divieto di accesso e balneazione, è assalto alla spiaggia inquinata

L'arenile di fronte a Nisida è interdetto anche per il pericolo di caduta massi
già predisposti controlli interforze
2 luglio 2011
Fonte: Il Mattino

Il divieto di accesso all’arenile di Coroglio, pericoloso per la caduta massi e vietato a tutti, come ogni anno viene disatteso. Una folla di bagnanti, con l’arrivo dei primi caldi e l’inizio delle ferie, si riversa quotidianamente sulla spiaggetta che sarebbe vietata. Fino ad ora c’è stato libero accesso per tutti ma sono previsti interventi misti interforze fra capitaneria, polizia municipale, polizia e carabinieri, su tutta la linea costiera napoletana, sia per verificare il rispetto dei divieti che per evitare il fenomeno dell’abusivismo. Intorno alle spiagge che sarebbero vietate sorge, infatti, un fiorente mercato di fitto abusivo di lettini e ombrelloni che più volte è finito nel mirino delle forze dell’ordine anche se gli abusivi sono sempre pronti e organizzati per ricominciare daccapo subito dopo gli interventi. Nella scorsa stagione estiva furono effettuati tre differenti blitz proprio nell’area di Coroglio. In tutte e tre le occasioni furono sequestrati lettini, sdraio e ombrelloni (in alcuni casi vennero messi anche i sigilli a frigoriferi che servivano per la vendita di bibite per i bagnanti. Ma nonostante i sequestri il mercato dei lidi abusivi non si ferma. In un solo giorno viene recuperato nuovo materiale da concedere in fitto ai bagnanti che non possono permettersi viaggi in luoghi di villeggiatura e si accontentano del mare di città. A partire da quest’anno il presidio del litorale è affidato anche a uno speciale nucleo della polizia municipale, creato a gennaio, e affidato al comando del tenente Vassallo, che a bordo di gommoni esegue controlli sia sulle spiagge che sui fondali. Il gruppo, infatti, è specializzato in attività subacquea: si tratta, per adesso, di cinque vigili che si occupano di controllare mare e spiagge, così come i loro colleghi presidiano strade e incroci.

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