Lotta al sacchetto selvaggio, cento multe al giorno dei vigili

Sanzioni da 500 euro, appello dei commercianti: noi vittime della crisi
2 luglio 2011 - Paolo Barbuto
Fonte: Il Mattino

Cento multe al giorno: la battaglia contro il sacchetto selvaggio si combatte anche sul territorio, con i controlli sugli orari e sui metodi di conferimento del pattume. L’ordinanza del sindaco De Magistris della scorsa settimana, sulle nuove modalità di deposito di sacchetti e imballaggi, contiene anche precise disposizioni per la polizia municipale alla quale viene dato mandato di supporto ai mezzi di raccolta e di presidio del territorio per fermare gli sversatori illegali. E i vigili hanno preso decisamente sul serio quell’ordinanza facendo partire controlli a tappeto in tutta la città. È stato lo stesso comandante Sementa, fresco di riconferma al vertice dei caschi bianchi, a coordinare le operazioni degli uomini in servizio di controllo sul sacchetto selvaggio. Alle abituali verifiche che erano già in atto, sono state aggiunte particolari task force divise per territorio che sono entrate in azione dall’inizio della settimana. E da lunedì i vigili stanno staccando multe a ripetizione: si viaggia alla media di cento verbali al giorno. La reazione abituale dei cittadini sorpresi a gettare i sacchetti a mezzogiorno o a liberarsi dei rifiuti all’angolo delle strade, è di rabbia «con lo schifo che c’è in giro ve la prendete con me?». I vigili evitano di rispondere e procedono chiedendo semplicemente il rispetto delle norme. Il problema è che ogni violazione dell’ordinanza va punita con una contravvenzione di 500 euro, e chi incappa nella multa subisce anche uno choc sul fronte economico. Nel mirino della municipale finiscono, spesso, anche i negozianti. Proprio a chi svolge attività di commercio è dedicato un ampio paragrafo dell’ordinanza sindacale che chiede, ad esempio, il rispetto rigoroso dei tempi di deposito di cartoni da imballaggio; impone l’utilizzo di bottiglie di vetro riciclabili e vieta l’uso di bicchieri e piatti di carta; pretende la vendita di verdure defogliate. Proprio i commercianti, però, particolarmente colpiti dal dramma della mancata raccolta, sono i più arrabbiati. Sul tema è intervenuto il presidente di Confcommercio Napoli, Pietro Russo: «È vero che qualche colpa l’abbiamo anche noi, ma sul tema delle multe ai commercianti che gettano i rifiuti fuori orario mi appello al sindaco De Magistris chiedendogli di non dimenticare che proprio la nostra categoria è quella che ha sofferto di più per la crisi della raccolta. Appena pochi giorni fa siamo stati costretti a denunciare i problemi di alcuni commercianti che non potevano accedere ai loro negozi perché erano bloccati dall’immondizia». In un incontro che Russo ha avuto con il sindaco e gli assessori all’ambiente e alle attività produttive, Tommaso Sodano e Marco Esposito, è stata garantita da parte di Confcommercio «la massima disponibilità a supportare l’azione politica per mettere la città nella migliore condizione possibile per superare una crisi che ci pone in gravi difficoltà». Sostiene il presidente Pietro Russo: «Non abbiamo mai chiesto, né ci aspettiamo, un intervento a favore della categoria né una clemenza da parte delle istituzioni. Ma occorre comprendere le difficoltà di chi ha perso soldi, clienti e lavoro per colpa della spazzatura in strada». Il piano di controlli della polizia municipale, però, non sembra destinato a ridimensionarsi. Anzi, per il futuro, quando la vicenda dell’immondizia sarà normalizzata, si prevede un irrigidimento definitivo del presidio-cassonetti per convincere in qualche modo i napoletani a rispettare le norme e a liberarsi del pattume in maniera corretta.

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