Arriveranno a Napoli da tutt'Italia per il corteo di oggi pomeriggio
Rizzo (Prc): «Magistrati attaccati solo perché fanno il loro dovere»
No Tav, No global, No Dal Molin Chiaiano: antagonisti in piazza
Diventa nazionale la protesta contro la disacrica di Chiaiano
Oggi a Napoli un corteo carico di tensione
Oggi a Napoli un corteo carico di tensione
1 giugno 2008 - Stefano Piedimonte
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
No Tav, No Ponte sullo Stretto, No Base Nato di Vicenza, No Inceneritore di Montale, No Global, e ovviamente No Chiaiano: il corteo di oggi pomeriggio (ore 16 dalla metro di Chiaiano) è un inno transregionale al «no» incondizionato. Frotte di manifestanti dal Nord e dal Sud, alla volta di Napoli, capitale nazionale del rifiuto. In tutti i sensi.
«Il Governo è un regime», secondo Carlo Migliaccio (Idv), presidente della commissione Ambiente del Comune di Napoli, che esorta i colleghi di protesta: «Stiamo attenti, puntano a esasperarci». Migliaccio, dopo aver definito la sindaca Iervolino una «incapace », avvisa che il 10 giugno a Chiaiano arriverà la stampa estera, per «uscire dall'isolamento e portare a livello europeo la protesta».
I manifestanti hanno tenuto ieri una conferenza-stampa durante la quale hanno espresso dure critiche al premier Berlusconi, al Governo, alla stampa, ai partiti di sinistra assenti. I no global hanno allestito tre gazebo, esponendo la bandiera dell'esercito zapatista, collegandosi in diretta con le emittenti radiofoniche dei centri sociali. In piazza anche il vicesindaco di Marano, Massimo Nuvoletti e la consigliera comunale Gemma Infantocci, entrambi in quota Rifondazione, entrambi contro il proprio partito. «Anche la segreteria del Prc ha buttato m... su questa protesta» secondo Nuvoletti.
Di simile avviso la Infantocci: «Non mi sento di parlare a nome del partito al quale aderisco, perché finora non ha detto una parola su Chiaiano ». L'invito, rivolto ai manifestanti, è comunque quello di mantenere la calma: protestare pacificamente, «non cadere in provocazioni», e «accogliere bene l'esercito».
Contro la «militarizzazione della società evoluta da un governo che difende il business dell'immondizia e attacca la magistratura che fa il suo dovere », si schiera anche l'eurodeputato Marco Rizzo (Pdci) che partecipa al corteo No Chiaiano. Volano stracci, e a finirci per mezzo è anche l'ex parroco di Forcella don Luigi Merola il quale, secondo la consigliera Infantocci, «parla di camorra presente tra noi e non sa neanche che alcuni dei suoi collaboratori stanno qui a manifestare con noi». Numerose copie di un'intervista al prete tacciato di «esibizionismo » sono state affisse sulle vetrine dei negozi. Sopra c'è scritto: «Sono queste le vostre verità?».
«Berlusconi, con le sue dichiarazioni, getta benzina sul fuoco — dice Ivo Poggiani, del comitato per la difesa delle cave — ma i comitati hanno avuto l'intelligenza di non spaccarsi, e di continuare a lottare in maniera pacifica». Anche se da parte del Governo non giunge alcuno spiraglio di trattativa? Perfino di fronte alle voci di una bocciatura Ue sul decreto rifiuti, Berlusconi ha risposto: «Vado avanti». «Noi prendiamo esempio dagli amici del comitato no Tav e di quello contro la base Nato di Vicenza: anche nel loro caso non c'erano spiragli, ma la protesta va avanti nonostante tutto». Oggi verrà gente da tutt'Italia. La pensano tutti come lei? «Sono sicuro che andrà tutto bene: non cederemo alle provocazioni del Governo e della polizia».
Qualche timore in più ce l'ha Carlo Migliaccio: «Paura che nel corteo possa infilarsi qualche estraneo violento? Un po' c'è, ma spero naturalmente che ciò non avvenga. Altrimenti, qualcuno potrebbe dire che oltre ad essere camorristi, siamo pure teppisti».
I manifestanti hanno tenuto ieri una conferenza-stampa durante la quale hanno espresso dure critiche al premier Berlusconi, al Governo, alla stampa, ai partiti di sinistra assenti. I no global hanno allestito tre gazebo, esponendo la bandiera dell'esercito zapatista, collegandosi in diretta con le emittenti radiofoniche dei centri sociali. In piazza anche il vicesindaco di Marano, Massimo Nuvoletti e la consigliera comunale Gemma Infantocci, entrambi in quota Rifondazione, entrambi contro il proprio partito. «Anche la segreteria del Prc ha buttato m... su questa protesta» secondo Nuvoletti.
Di simile avviso la Infantocci: «Non mi sento di parlare a nome del partito al quale aderisco, perché finora non ha detto una parola su Chiaiano ». L'invito, rivolto ai manifestanti, è comunque quello di mantenere la calma: protestare pacificamente, «non cadere in provocazioni», e «accogliere bene l'esercito».
Contro la «militarizzazione della società evoluta da un governo che difende il business dell'immondizia e attacca la magistratura che fa il suo dovere », si schiera anche l'eurodeputato Marco Rizzo (Pdci) che partecipa al corteo No Chiaiano. Volano stracci, e a finirci per mezzo è anche l'ex parroco di Forcella don Luigi Merola il quale, secondo la consigliera Infantocci, «parla di camorra presente tra noi e non sa neanche che alcuni dei suoi collaboratori stanno qui a manifestare con noi». Numerose copie di un'intervista al prete tacciato di «esibizionismo » sono state affisse sulle vetrine dei negozi. Sopra c'è scritto: «Sono queste le vostre verità?».
«Berlusconi, con le sue dichiarazioni, getta benzina sul fuoco — dice Ivo Poggiani, del comitato per la difesa delle cave — ma i comitati hanno avuto l'intelligenza di non spaccarsi, e di continuare a lottare in maniera pacifica». Anche se da parte del Governo non giunge alcuno spiraglio di trattativa? Perfino di fronte alle voci di una bocciatura Ue sul decreto rifiuti, Berlusconi ha risposto: «Vado avanti». «Noi prendiamo esempio dagli amici del comitato no Tav e di quello contro la base Nato di Vicenza: anche nel loro caso non c'erano spiragli, ma la protesta va avanti nonostante tutto». Oggi verrà gente da tutt'Italia. La pensano tutti come lei? «Sono sicuro che andrà tutto bene: non cederemo alle provocazioni del Governo e della polizia».
Qualche timore in più ce l'ha Carlo Migliaccio: «Paura che nel corteo possa infilarsi qualche estraneo violento? Un po' c'è, ma spero naturalmente che ciò non avvenga. Altrimenti, qualcuno potrebbe dire che oltre ad essere camorristi, siamo pure teppisti».