Chiaiano in marcia l´esercito in campo per pulire le strade

1 giugno 2008 - Conchita Sannino, Cristina Zagaria
Fonte: Repubblica Napoli
«Sarà la prima grande marcia contro il regime Berlusconi». Chiaiano torna oggi pomeriggio sotto i riflettori. Non solo per parlare di discarica. Ma con le idee chiare, molta rabbia e un impegno: «Saremo pacifici». Sono attese cinquemila persone alla periferia nord di Napoli per «manifestare, gridare, danzare, discutere».

Una no-stop di protesta che comincia alle 16.30 dalla piazzola della metropolitana di Chiaiano e finirà a tarda ora. Si parte dal nodo dello sversatoio della cava di tufo per approdare alla lotta politica. Una domenica di antagonismo su cui vigileranno oltre 250 poliziotti e carabinieri. Intanto, mentre il centro cittadino sembra ormai sgombero dall´immondizia, tornano a soffrire decine e decine di comuni della provincia, assediati dai cumuli. Da Somma Vesuviana a Pozzuoli, da Pomigliano a Castellammare di Stabia. Zone di crisi cui tornano i camion dell´esercito per un supplemento di raccolta. Intanto a Napoli, dopo il coro di critiche delle scorse settimane, vengono cancellate le domeniche ecologiche. Quella dell´8 giugno prossimo, difatti, cambia nome, orari e significato.
Chiaiano 1, riparte la sfida. «Non facciamo errori, e non ci lasciamo prendere dall´emotività durante il corteo. Faremmo un favore agli avversari». L´appello viene lanciato in mattinata a Chiaiano dai consiglieri comunali di Napoli e di Marano. La conferenza stampa viene annunciata come appuntamento fisso, ogni giorno alle 12, allestito dinanzi agli stand (le ex barricate, ormai trasformate in presidio di festa istituzionale). «La nostra azione deve restare pacifica e limpida: in questo momento, in cui il presidente del Consiglio ha anticipato irresponsabilmente il verdetto su Chiaiano, - sottolineano Carlo Migliaccio, consigliere dell´aula di Napoli e Gemma Infantocci, collega di Marano - qualcuno preferirebbe che noi facessimo uno sbaglio, per avere un pretesto per intervenire con mano pesante». Vengono lanciate accuse contro don Luigi Merola, accusato di «avere cavalcato la caccia ai dimostranti-camorristi», analoghe reprimende partono contro i «politici e i giornalisti da scrivania». Alla manifestazione di oggi anche folte delegazioni di noglobal e ambientalisti provenienti dai comitati "No Tav" della Val di Susa e "No Dal Molin" che si oppongono alla base Nato di Vicenza. Tra i partecipanti, Luca Casarini, leader dei disobbedienti delle cosiddette Tute bianche, e Francesco Pavin. Si marcia stasera a Chiaiano, come sottolineano Pietro e Vittorio, gli attivisti del centro sociale "Insurgencia", contro due simboli: «L´editto sulla presunta necessità dello sversatoio di cava del Cane», ma anche «contro un´idea di giustizia e di leggi sottoposte al dettato militare del governo».
Chiaiano 2, la frattura. Si spacca il fronte della protesta popolare. Un´indiscrezione confermata dal vicesindaco di Marano, Massimo Nuvoletti, e da leader della protesta di via Cupa del Cane. «Molti cittadini residenti appena più a nord, esasperati dalla presenza di tonnellate e tonnellate di immondizia sotto casa, hanno cominciato a manifestare e a inveire contro coloro che stanno continuando a valle la giusta protesta contro la discarica», sottolinea il vicesindaco Nuvoletti. Un altro dimostrante conferma: «Nelle ultime ore, c´è chi aveva anche organizzato una raccolta di firme per chiedere l´istituzione della discarica e lanciare un Sos contro le montagne di immondizia. Ma questo non è giusto. Non è così che ci faremo piegare, con una piccola guerra tra poveri».
Cancellata la domenica verde. L´onda lunga della crisi rifiuti travolge anche le «domeniche verdi". Sono abolite. Dopo le polemiche e le proteste per l´ultima domenica senz´auto in piena emergenza (era il 18 maggio), il Comune cambia rotta. L´assessore all´Ambiente Gennaro Nasti e il neo assessore alla Mobilità, Agostino Nuzzolo, hanno studiato una nuova formula. Prima novità: non si chiamerà più «domenica ecologica». Era stato proprio il nome dell´iniziativa a scatenare le proteste di Fiavet, Wwf e Ascom. Domenica 8 giugno sarà la domenica di "Incontro con il trasporto collettivo". Un nome meno forte, forse, ma con un programma ricco. Innanzitutto si ridurranno le ore di divieto di circolazione. Lo stop alle auto non partirà alle 9, come da tradizione, ma un´ora dopo: alle 10. Evento centrale della giornata sarà un grande concerto di canzoni classiche napoletane all´interno della stazione della metro appena restaurata di Montesanto. «Sarà un modo per invitare i cittadini all´interno della nuova stazione - dice Agostino Nuzzolo - e ridurre le distanze tra la città e il mezzo pubblico. Il passaggio dall´auto privata al mezzo di trasporto collettivo è tutta una questione di familiarità e abitudine. E le «domeniche d´incontro» serviranno proprio a questo, ad abituare, con leggerezza, i napoletani all´uso di autobus e metro».

In più, tutti i napoletani domenica 8 giugno potranno fare un giro sul "CitySeeing Napoli" con uno sconto del 50 per cento. L´idea del Comune è quella di abituare a vedere Napoli dall´autobus. Ecco perché sarà anche reintrodotto il biglietto unico con l´offerta "paghi uno e viaggi due". Insomma, si cambia, ma non si rinuncia all´obiettivo di Nasti: «Contenere i livelli di inquinamento ed educare la città a usare meno l´auto privata».

 

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