Rifiuti, lo Stir torna a pieno regime

Sgomberato il piazzale dell'impianto di Battipaglia
E Cirielli scrive a Berlusconi
30 maggio 2011 - Alessio Fanuzzi , Gianluca Sollazzo
Fonte: Il Mattino Salerno

La quiete prima della tempesta. Con l’apertura straordinaria del sito di trasferenza di Sardone, lo stabilimento per la tritovagliatura di Battipaglia torna a lavorare a pieno regime in attesa del decreto del governo sui conferimenti fuori regione. Da martedì, sotto il capannone dell’impianto di Giffoni Valle Piana, sono state parcheggiate oltre 400 tonnellate di spazzatura tra umido tritovagliato e secco indifferenziato. Altre 1.500 tonnellate sono state stipate due settimane fa dopo la prima riapertura ordinata dal presidente della Provincia Cirielli, ulteriori 1.200 tonnellate potranno essere sversate fino a sabato per sgomberare il piazzale del tritovagliatore di Battipaglia che così, dopo un paio di giorni di blocco totale, ha riaperto i battenti ai camion carichi di immondizia. Nello stabilimento per la tritovagliatura e l’imballaggio dei rifiuti, così, ieri sono state lavorate 700 tonnellate di frazione indifferenziata, quanto basta per garantire il parziale svuotamento dei siti di trasferenza di Salerno e dei vari comuni della provincia sovraccaricati dalla chiusura dello stabilimento di Battipaglia nei giorni scorsi. Dopo la «fuga» nella piattaforma privata Nappi Sud di Battipaglia, sono cominciati i conferimenti anche dal sito di Ostaglio, tornato finalmente al di sotto della quota massima di riempimento. La riapertura di Sardone, dunque, ha scongiurato la paralisi del ciclo dei riifiuti. Almeno fino a sabato, quando il sito gestito dalla Gesco verrà definitivamente chiuso. A quel punto, per evitare la crisi, diventa indispensabile ripristinare i conferimenti fuori regione, magari a Taranto. Lo sa bene Edmondo Cirielli che proprio ieri ha preso carta e penna e ha scritto al governo e al segretario in pectore del Pdl Alfano insieme con i presidenti delle Province di Napoli e Avellino: «Sollecitiamo urgentemente il governo ad attivarsi e assumere misure immediate e concrete in merito all’emergenza ambientale in Campania attraverso l’inserimento nell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri del decreto che contenga tra l’altro misure che consentano di trasportare rifiuti fuori regione». E ancora: «Da due anni governiamo le nostre province con profondo senso di responsabilità e di collaborazione con il governo centrale e oggi chiediamo a quest’ultimo uguale senso di responsabilità nei confronti dei cittadini dei nostri territori». Senso di responsabilità chiede anche il deputato del Pd Fulvio Bonavitacola, responsabile per i democratici del ciclo dei rifiuti in Campania: «A poche ore dal Consiglio dei ministri è sconcertante che non risulti ancora prevista la trattazione di misure urgenti per fronteggiare l’emergenza rifiuti in Campania. E sia chiaro: trattare sul serio l’emergenza non è sparecchiare qualche sacchetto per qualche giorno». In attesa di capire se il governo approverà o meno il decreto, continua l’iter per la realizzazione del termovalorizzatore di Cupa Siglia. Con qualche ostacolo. Perché, dopo l’annuncio di Lombardi, ieri l’associazione temporanea di impresa capitanata dalla De Vizia di Avellino ha formalizzato il ricorso alla Provincia affinché non vengano approvati i verbali delle sedute della commissione che ha assegnato la gara a Daneco Impianti, Acmar e Rcm costruzioni. Alla base del ricorso «irregolarità palesi» riscontrabili «nella carenza e nella incompletezza della documentazione» presentata dalla cordata capitanata dai milanesi e dal gruppo Rainone.

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