Petruzziello agli imprenditori: insieme a difesa dell’Irpinia

Il segretario: preoccupazione che dalla solidarietà a Napoli si possa passare alle discariche
29 giugno 2011 - m.l.
Fonte: Il Mattino Avellino

«Non ci sono più alibi, il tempo dell’attesa è finito, ora attendiamo risposte concrete o sarà mobilitazione». Non depone l’ascia di guerra la Cgil irpina, ieri riunita nel direttivo, che rilancia l’ipotesi della mobilitazione comune a settembre contro «i ritardi della Regione sulle questioni dello sviluppo a partire dal patto e sulle grandi vertenze irpine, dalla sanità, ai rifiuti, alle promesse mancate per le cooperative sociali e per i lavoratori forestali. Abbiamo atteso oltre ogni ragionevole pazienza – spiega il segretario provinciale Vincenzo Petruzziello – e ora è tempo di valutare i fatti, che al momento mancano. Noi rilanciamo l’idea di una mobilitazione generale, rinsaldando il fronte comune sindacati-imprenditori-associazioni-istituzioni che fino a oggi hanno avanzato proposte, mostrato sensibilità e capacità, ma che non ha avuto risposte a favore della provincia di Avellino». Nel corso del direttivo i vertici del sindacato di via Manna hanno anche analizzato i dati del tesseramento, «che confermano una Cgil in salute e in crescita, a dimostrazione che le nostre battaglie raccolgono le adesioni dei lavoratori. – aggiunge Petruzziello – Ora attendiamo la convocazione dei tavoli tecnici da parte della Regione per valutare quali siano le intenzioni sui punti indicati dal patto per lo sviluppo, ma è l’ultima apertura di credito che siamo disposti a concedere. Anche sulla sanità valuteremo nelle prossime settimane l’apertura mostrata dal presidente Caldoro a rivedere i piani attuativi e salvare i presidi di Bisaccia e Sant’Angelo dei Lombardi garantendo il Pronto soccorso e la presenza della Chirurgia. Ovviamente siamo preoccupati anche per l’emergenza rifiuti napoletana e non siamo disposti a sostenere scelte che vadano oltre la quota di solidarietà che la provincia di Avellino già garantisce». Nel corso della riunione di ieri, alla quale ha preso parte anche il segretario organizzativo regionale Luigi Di Salvio, la Cgil ha toccato anche le questioni delle cooperative sociali e dei lavoratori forestali: «Per le prime chiediamo un impegno della Provincia, con la costituzione dell’Osservatorio e l’anticipazione delle quote necessarie a tenere in vita le cooperative ed il servizio che garantiscono, assicurando alla lavoratrici le spettanze. Lo stesso chiediamo per i lavoratori forestali». Infine, un passaggio è stato dedicato alle ultime vicende che hanno visto da un lato le organizzazioni sindacali e dall’altro i vertici dell’Alto Calore: «Noi – conclude Petruzziello – riteniamo che le manovre in atto all’Alto Calore, allontanano l’obiettivo che è stato sancito anche dalla consultazione referendaria. Noi sollecitiamo tutte le procedure per garantire prima del termine del 31 dicembre l’affidamento in house del servizio idrico». Ad Antonio Famiglietti, segretario organizzativo è toccato illustrare i dati sul tesseramento della Cgil, che dall’inizio dell’anno si avvale di un programma informatico per la certificazione delle adesioni al sindacato: «È un’esigenza alla quale il sindacato moderno - spiega Famiglietti – deve rispondere, anche per rispondere ad una nuova idea di rappresentanza e democrazia, che non riguarda solo la Cgil, ma anche le altre organizzazione e di cui si sta discutendo a livello nazionale».

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