Parlamentari Ue: il governo italiano agisca

Appello delle deputate Merkier e Frassoni: subito piani efficaci e sostenibili
28 giugno 2011 - Cristina Marconi
Fonte: Il Mattino

BRUXELLES. La Commissione europea non può voltare la testa dall'altra parte davanti alla crisi gravissima di Napoli. E' quanto hanno chiesto, in una lettera inviata al responsabile per l'Ambiente Janez Potocnik e a quello per la Salute John Dalli, l'eurodeputata socialista olandese Judith Merkies e la presidente del Partito Verde Europeo, Monica Frassoni. «I cittadini di Napoli sono cittadini europei», osservano Merkies e Frassoni nella missiva, firmata anche dalla verde danese Magrete Auken, aggiungendo: «La Commissione Ue intervenga sul governo italiano per sbloccare la crisi dei rifiuti: un caso nel quale la legalità europea è persistentemente violata». Le tre firmatarie si erano recate nel capoluogo campano l'anno scorso e ora chiedono all'esecutivo europeo di non accettare «più ulteriori ritardi nella presentazione e nell'adozione di un piano di rifiuti serio e sostenibile basato sulla raccolta differenziata e sul riciclaggio, anche al fine di permettere lo sblocco dei fondi europei indisponibili dal 2007 e che potrebbero dare un contributo alla soluzione della crisi dei rifiuti in Campania». Un punto, quest'ultimo, che ha suscitato l'accordo di un'altra eurodeputata di orientamento diverso, Erminia Mazzoni, del Pdl. «L'interesse delle colleghe per la Campania è encomiabile», osserva Mazzoni in un comunicato, sottolineando però come lo sblocco dei fondi fosse stato bocciato dalle stesse eurodeputate a febbraio. «Quanto al presunto inattivismo del governo e il conseguente richiamo alla legalità, ricordo che è una sentenza del Tar ad aver bloccato l'iniziativa governativa», ha aggiunto Mazzoni, sottolineando come ci sia già un piano per lo smaltimento e la gestione dei rifiuti presentato dalle autorità campane e allo studio dei servizi di Potocnik. Tuttavia, secondo quanto anticipato da Il Mattino, la direzione generale per l'Ambiente della Commissione Ue è tutt'altro che soddisfatta del piano presentato, soprattutto perché mancano – come lo spettacolo di questi giorni dimostra tristemente – misure a breve termine in grado di dare una soluzione al problema in attesa che vengano costruiti gli impianti.

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