Emergenza conti la depurazione è a rischio

De Feo: "Comune e Provincia intervengano. Il risanamento Siis costa 400mila euro
25 giugno 2011 - Antonio Manzo
Fonte: Il Mattino Salerno

Testimonia il computer della sala situazione Siis: intorno alle tredici, sole alto e spiagge affollate, nell’impianto di depurazione della zona industriale arrivano circa 1500 litri al secondo di acque che arrivano dalle fognature di Salerno-città, Pellezzano, Baronissi, Pontecagnano, Giffoni Sei Casali, le due Montecorvino, San Mango Piemonte e Giffoni Valle Piana. Ti avvicini alle vasche ed è impossibile restare pochi secondi. Acqua nera, fetida che mulina1 nelle eliche giganti della coclea. Ti allontani qualche chilometro, seguendo il percorso delle acque sistemaate in vasconi circolari, e puoi tranquillamente respirare a pieni polmoni con i tre operai che ti mostrano le ampolle degli ultimi controlli. L’acqua è limpida. E così finisce a mare. Ciro Vannuccini, Ciro Ippolito e Adriano Vicinanza ti mostrano il «cono Imhoff», un cono di vetro nel quale c’è l’acqua trattata e che da qui a poco finirà a mare. Acqua limpida. Eppure proprio questo processo quotidiano, che funziona di giorno e di notte, potrebbe, da qui a qualche giorno, andare in tilt. «Siamo a due passi dall’emergenza» dice Giuseppe Giannella, ingegnere e direttore generale del Siis, il Servizio Idrico Intergato Salernitano. L’impianto per 700 mila abitanti, con una rete di collettori di 85 km, che tratta oltre 110 mila metri cubi al giorno di acqua di fogne, potrebbe fermarsi. Il primo allarme è dei sindacati, sul quadro economico che rischia di collassare. Non ci sarebbero più soldi per acquistare materiali per la depurazione, per la manutenzione degli impianti, per lo smaltimento dei fanghi, per la fornitura dell’energia elettrica, per pagare le spettanze ai lavoratori. «Noi siamo in una fase di risanamento - dice il presidente Ortensio De feo - . Il 33% del bilancio - circa 9 milioni di euro l’anno - è assorbito dal personale. Sono ottanta dipendenti ed abbiamo anche bloccato il turn over. Tutto il lavoro quotidiano che produciamo è frutto di una squadra dove i dipendenti, in prima linea, garantiscono professionalità. Provincia e Comune ora all’assemblea dei soci intervengano con le delibere ed i soldi». Sul bilancio della Siis mancano i versamenti delle tasse per fogne e depurazioni del comune di Salerno e di Pellezzano. O meglio, di Salerno Sistemi che gestisce e incassa per conto del comune e della Pellezzano Servizi. Salerno, per la depurazione, ha un debito di circa 5 milioni di euro, Pellezzano per un milione di euro. In pratica, la società Salerno Sistemi incassa le bollette nelle quali è ricompreso anche il costo del servizio fogne e depurazione che, però, non ha versato ancora al Siis. Insomma, casse in rosso e attività di depurazione, nel pieno dell’estate, a rischio. «Siamo al top dell’impiantistica - dice Giampaolo Genovese, delegato Cgil - nonostante sia stato fatto venti anni fa, il sistema funziona bene. Oea siamo alla vigilia di scslte strategiche, anche per effetto del referendum sull’acqua, Il Siis era nato come unica società del ciclo integrato delle acque. Poi scelte politiche e modifiche legislative hanno cambiato il corso degli eventi. A Comune e Provincia chiediamo non la sopravvivenza del futuro ma la salvaguardia di una esperienza gestionale positiva. E che riguarda la vita quotidiana dei cittadini».

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