«È un irresponsabile così riaccende la miccia»

Il quartiere resta in trincea, domani giornata di mobilitazione Dubbi sui test: «Sono appena iniziati, nessuno conosce la verità»
31 maggio 2008 - Pietro Treccagnoli
Fonte: Il Mattino

Assemblea a Chiaiano La prima reazione è stata di incredulità. Forse non abbiamo capito bene, si sono detti i ragazzi dei Comitati in difesa delle cave di Chiaiano, ma anche molti semplici cittadini, il popolo anti-discarica che da più di un mese protesta alla rotonda Titanic e presidia Cupa dei Cani. In serata, quando sono rimbalzate nella periferia le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sulla realizzazione del sito per la monnezza, a Poggio Vallesana si sono radunate circa duecento persone: mamme, pensionati, amministratori e residenti. Tra i primi a schierarsi è l’avvocato Pietro Rinaldi, tra i portavoce dei Comitati: «Berlusconi è un irresponsabile» sbotta. «Noi avevamo trasformato una piazza piena di tensioni in un luogo dove celebrare una festa, un momento ludico, per riappropriarci del territorio e lui riapre le ostilità. Se il suo obiettivo è quello di accendere la miccia della violenza, noi non cadremo nella trappola, non gli daremo un alibi per andare avanti militarmente». Il premier casca male, scrivono i Comitati in una nota: «La mobilitazione continua con convinzione, determinazione e grande senso di responsabilità e di equilibrio». Ed entrando nel merito, prosegue: «Le parole di Berlusconi lasciano davvero esterrefatti a prenderlo alla lettera dovremmo dedurre che gli attuali carotaggi sono una farsa, dato che le trivelle hanno appena cominciato a scavare e il premier sa già cosa troveranno. Forse fa riferimento all’articolo 2 del decreto che permetterebbe a Bertolaso di andare in deroga a ogni norma igienico-sanitaria e ambientale. Vogliamo le vere valutazioni tecniche che, riteniamo, smentiranno il premier». Ma il coro dello sconcerto è vasto, anche se nessuno prevede, per ora, reazioni clamorose. Sebbene sia impossibile escluderle. «La vera risposta arriverà con la marcia del 1 giugno» spiega Ivo Poggiani, leader dei Comitati e del centro sociale Insurgencia. Domani, in piazza, ci saranno i No-Tav, i gruppi che si oppongono al Mose di Venezia, alla base americana di Vicenza, al ponte sullo Stretto e tutta la rete Rifiuti-Zero. «Abbiamo dimostrato di avere senso di responsabilità» aggiunge Poggiani «togliendo la barricata dei cassonetti». Ma siete ancora in grado di controllare la piazza? «Noi abbiamo isolato i violenti. La gente, da venerdì scorso, ha dimostrato di sapere come si lotta. L’unica opposizione reale siamo noi e la gente di Chiaiano e Marano, non i presunti camorristi di cui parlano i giornali». L’umore alla rotonda Titanic è rimasto comunque tranquillo, sebbene un po’ sconcertato, disulluso e spaventato. Si è lavorato tutto il giorno, per continuare ad allestire gli stand della sagra della ciliegia e dove è attivo il mediacenter dei Comitati. «Le dichiarazioni di Berlusconi sono di una gravità assoluta» ha commentato Carlo Migliaccio, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Napoli e residente a Chiaiano. «Evidentemente i rilievi erano un impegno inutile. Tutto è già deciso, nonostante gli eventuali pareri negativi dei tecnici». A mantenere in carro per la discesa ci prova pure il vicesindaco di Marano, Massimo Nuvoletti, invitando alla calma: «Non bisogna cadere nella provocazione». Se il messaggio è passato lo si capirà solo nelle prossime ore.

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