"Rifiuti, invariata la solidarietà per Napoli"

Sibilla: i conferimenti non vanno aumentati, Caldoro lo sa. Attesa dei fondi per Savignano
26 giugno 2011 - Matteo Lapolito
Fonte: Il Mattino Avellino

Rifiuti e sviluppo, lungo queste direttrici si sta dispiegando l'impegno della Provincia in una fase delicata per l'Irpinia. Ciò sta avvenendo sull'asse Avellino-Napoli, tra Palazzo Caracciolo e Palazzo Santa Lucia. Sul fronte ambiente, il presidente Cosimo Sibilia continua a tenere desta l'attenzione, al fine di evitare conferimenti indisciplinati di rifiuti dal Napoletano. Anche se il pericolo sembra scampato. Il territorio irpino continuerà a garantire quote di solidarietà a patti e condizioni. In pratica, non si sforerà dalle 250 tonnellate quotidiane presso lo Stir di Pianodardine (qui l'immondizia si lavora per tornare sotto forma di ecoballe al termovalorizzatore di Acerra). Tutto ruota intorno all'accordo del 4 gennaio scorso, sottoscritto a Palazzo Chigi. Su questo Sibilia è stato chiaro con il Governatore Caldoro. Il presidente della Regione ha condiviso questa linea, in considerazione - tra l'altro - della nota ufficiale di Palazzo Santa Lucia con la quale si convalidano le quote di solidarietà stabilite lo scorso gennaio. «Oltre quella intesa non si va. Siamo stati vicini e continueremo ad esserlo con chi è in difficoltà, ma niente assalti. Caldoro non fa altro che confermare quanto affermiamo da tempo, cioè che l'Irpinia non può essere l'immondezzaio della Campania solo perché qui c'è più spazio come qualcuno ha detto, nella sua funzione istituzionale, nel recente passato. Non bisogna mai dimenticare l'enorme sacrificio delle popolazioni di Ariano e Savignano, che con le discariche presenti nei propri comuni hanno sopportato l'arrivo di centinaia di migliaia di tonnellate di pattume da tutta la regione», dice Sibilia. Le strade della soluzione dei problemi napoletani sul fronte immondizia sono state individuate con la probabile apertura della discarica salernitana di Macchia Soprana e con il decreto (atteso a stretto giro di tempo) dell'esecutivo nazionale che consentirà di esportare fuori regione l'immondizia. Non solo: il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, dovrà scegliere gioco-forza il sito per una discarica sul suo territorio. In ogni caso, il numero uno di Palazzo Caracciolo, come detto, non abbasserà la guardia. Dalla Regione, Sibilia attende anche il semaforo verde al finanziamento per la realizzazione della quarta ed ultima vasca dello sversatoio di Savignano, così come previsto dal progetto originario. Un intervento necessario per garantire all'Irpinia un'autonomia per altri tre anni. La spesa complessiva è pari a dieci milioni di euro e necessita di circa quattro mesi di lavoro. Altra questione sotto i riflettori delle due istituzioni e di sindacati e associazioni di categoria riguarda lo sviluppo. Caldoro è pronto a proseguire con il tavolo tecnico con tutti gli attori del sistema. «Facciamolo - afferma Sibilia -, ma che sia utile davvero a rilanciare l'economia, senza troppe chiacchiere. Allo stesso tempo mi trovo d'accordo con Caldoro quando sostiene che serve un lavoro collegiale di tutte le forze in campo. E non solo quelle politiche. Parimenti è necessario che l'Irpinia s'inserisca in un piano complessivo regionale di sviluppo. L'incontro dell'altro giorno a Palazzo Caracciolo - aggiunge il presidente della Provincia - ritengo comunque che sia stato importante. Posso comprendere la delusione di organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, ma bisogna continuare a pressare il Governatore della Regione per averlo come interlocutore diretto. E ciò anche in considerazione della ribadita volontà ad essere vicino alle nostre comunità proseguendo nel tavolo di confronto con tutti noi».

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