Prestigiacomo, stop ai piromani "I roghi delitto contro l'ambiente"
 Roma. Ha incontrato il sindaco Luigi de Magistris, un vertice di lavoro  durato un’ora e un quarto. Al termine del quale il ministro per  l’Ambiente Stefania Prestigiacomo annuncia che sì, il governo e il suoi  dicastero metteranno in campo immediatamente tutte le misure per  liberare la capitale del sud dalla morsa dei rifiuti. Provvedimenti  temporanei e straordinari, ma nessun stato di emergenza perché gli enti  locali devono gestire da soli - a crisi superata - il ciclo dei rifiuti.   Il ministro è allarmatissimo prima ancora che per i cumuli per i  roghi: «Chi appicca i roghi - dice - compie un delitto contro l’ambiente  e la salute dei cittadini. Appiccare i roghi è un danno gravissimo  perché si sprigionano fumi che sono ancora più dannosi per la salute,  senza contare che complicano ancora di più la situazione per la raccolta  a terra». Non si escludono sanzioni particolari contro i piromani.   Quindi la Prestigiacomo disegna lo scenario per risolvere l’emergenza:  «Napoli sarà salvata dalla criticità» nella raccolta dei rifiuti con  misure straordinarie e temporanee» puntualizza. Con un provvedimento ad  hoc per la Campania che alla base prevede «la ripresa del flusso  extra-regionale» della spazzatura. Quindi sì al decreto che consentirà  di portare la spazzatura fuori regione. «Il trasferimento dei rifiuti  fuori dalla Campania - sottolinea il ministro - consentirà di liberare  le strade di Napoli dai cumuli a terra». Ma il ministro prima di  spiegare quali potrebbero essere le misure per risollevare il capoluogo  partenopeo si impegna su un altro punto: «Faremo di tutto per  scongiurare l’emergenza sanitaria che è la cosa che preoccupa  maggiormente in queste ore». A proposito del provvedimento allo studio  del governo, secondo la Prestigiacomo «non si deve parlare di ricorso  alla dichiarazione di stato di emergenza» ma «dell’impegno e del  sostegno del governo per superare questa fase critica di transizione  fino al rientro all’ordinarietà». Nel decreto che verrà formulato viene,  infatti, «previsto che una quota giornaliera di spazzatura venga  destinata ad altre regioni, di cui si dovrà avere il consenso, sia per  quelle che vorranno dimostrare la propria solidarietà che per quelle che  chiedono un maggiore impegno della Campania verso l’autosufficienza».  Per la titolare del dicastero di via Cristoforo Colombo ci sono alcune  cose da «fare rapidamente»: «migliorare gli impianti di cui la Campania è  carente», aprire «temporaneamente delle nuove discariche di cui almeno  1-2 piccole in provincia di Napoli», e «lavorare tantissimo  sull’incremento della raccolta differenziata, che si può e si deve  fare». Su questo fronte, Prestigiacomo risponde alla richiesta di  risorse da parte di De Magistris ricordando che «i fondi già ci sono,  pari a 150 milioni di euro per gli impianti intermedi e la differenziata  e sono destinati alla Regione, su cui ora interverremo affinché vengano  sbloccati». Il ministro è anche sicuro che «da parte dei cittadini  napoletani ci sia la voglia di mettere in campo partecipazione e  collaborazione». Servirà poi «informare e sensibilizzare». Ultimo punto è  la necessità di «attrezzare con mezzi idonei, per una reale  differenziata, la società che gestisce la raccolta». In questo momento,  conclude Prestigiacomo, «in cui avverto un nuovo entusiasmo che spero  possa finalmente portare ad una gestione integrata del ciclo dei  rifiuti, credo ci sia la volontà di tutte le istituzioni, Regione,  Provincia e comune per una fattiva collaborazione, ognuno con le sue  responsabilità, per gestire questa sfida». Nessun cenno alla costruzione  del termovalorizzatore a Napoli est. Chissà se fra de Magistris e il  ministro si è instaurata una santa alleanza contro questo tipo di  impianti.
Roma. Ha incontrato il sindaco Luigi de Magistris, un vertice di lavoro  durato un’ora e un quarto. Al termine del quale il ministro per  l’Ambiente Stefania Prestigiacomo annuncia che sì, il governo e il suoi  dicastero metteranno in campo immediatamente tutte le misure per  liberare la capitale del sud dalla morsa dei rifiuti. Provvedimenti  temporanei e straordinari, ma nessun stato di emergenza perché gli enti  locali devono gestire da soli - a crisi superata - il ciclo dei rifiuti.   Il ministro è allarmatissimo prima ancora che per i cumuli per i  roghi: «Chi appicca i roghi - dice - compie un delitto contro l’ambiente  e la salute dei cittadini. Appiccare i roghi è un danno gravissimo  perché si sprigionano fumi che sono ancora più dannosi per la salute,  senza contare che complicano ancora di più la situazione per la raccolta  a terra». Non si escludono sanzioni particolari contro i piromani.   Quindi la Prestigiacomo disegna lo scenario per risolvere l’emergenza:  «Napoli sarà salvata dalla criticità» nella raccolta dei rifiuti con  misure straordinarie e temporanee» puntualizza. Con un provvedimento ad  hoc per la Campania che alla base prevede «la ripresa del flusso  extra-regionale» della spazzatura. Quindi sì al decreto che consentirà  di portare la spazzatura fuori regione. «Il trasferimento dei rifiuti  fuori dalla Campania - sottolinea il ministro - consentirà di liberare  le strade di Napoli dai cumuli a terra». Ma il ministro prima di  spiegare quali potrebbero essere le misure per risollevare il capoluogo  partenopeo si impegna su un altro punto: «Faremo di tutto per  scongiurare l’emergenza sanitaria che è la cosa che preoccupa  maggiormente in queste ore». A proposito del provvedimento allo studio  del governo, secondo la Prestigiacomo «non si deve parlare di ricorso  alla dichiarazione di stato di emergenza» ma «dell’impegno e del  sostegno del governo per superare questa fase critica di transizione  fino al rientro all’ordinarietà». Nel decreto che verrà formulato viene,  infatti, «previsto che una quota giornaliera di spazzatura venga  destinata ad altre regioni, di cui si dovrà avere il consenso, sia per  quelle che vorranno dimostrare la propria solidarietà che per quelle che  chiedono un maggiore impegno della Campania verso l’autosufficienza».  Per la titolare del dicastero di via Cristoforo Colombo ci sono alcune  cose da «fare rapidamente»: «migliorare gli impianti di cui la Campania è  carente», aprire «temporaneamente delle nuove discariche di cui almeno  1-2 piccole in provincia di Napoli», e «lavorare tantissimo  sull’incremento della raccolta differenziata, che si può e si deve  fare». Su questo fronte, Prestigiacomo risponde alla richiesta di  risorse da parte di De Magistris ricordando che «i fondi già ci sono,  pari a 150 milioni di euro per gli impianti intermedi e la differenziata  e sono destinati alla Regione, su cui ora interverremo affinché vengano  sbloccati». Il ministro è anche sicuro che «da parte dei cittadini  napoletani ci sia la voglia di mettere in campo partecipazione e  collaborazione». Servirà poi «informare e sensibilizzare». Ultimo punto è  la necessità di «attrezzare con mezzi idonei, per una reale  differenziata, la società che gestisce la raccolta». In questo momento,  conclude Prestigiacomo, «in cui avverto un nuovo entusiasmo che spero  possa finalmente portare ad una gestione integrata del ciclo dei  rifiuti, credo ci sia la volontà di tutte le istituzioni, Regione,  Provincia e comune per una fattiva collaborazione, ognuno con le sue  responsabilità, per gestire questa sfida». Nessun cenno alla costruzione  del termovalorizzatore a Napoli est. Chissà se fra de Magistris e il  ministro si è instaurata una santa alleanza contro questo tipo di  impianti.

