Tensione a Macchia Soprana, pronte le barricate Cirielli: qui non arriverà neanche un sacchetto

Salerno: linea dura del presidente della Provincia: inaccettabili altri sacrifici
Il sindaco di Serre: il sito è indisponibile
24 giugno 2011 - Domenico Barbati, Oreste Mottola
Fonte: Il Mattino

Il giorno dopo la notizia choc, in provincia di Salerno i commenti sono unanimi: Macchia Soprana non può riaprire. Sulla stessa barricata il presidente della Provincia Edmondo Cirielli, il sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, e anche se con motivazioni differenti, lo stesso primo cittadino di Salerno Vincenzo De Luca. Il «no» alla riapertura della discarica di Macchia Soprana è un diniego bipartisan. «Ci sono seri problemi di tenuta sul percolato - afferma Edmondo Cirielli - e quel sito che doveva essere bonificato non mi risulta abbia registrato un solo intervento da parte dei ministeri competenti. La nostra parte in questi anni l’abbiamo fatta. Abbiamo aiutato Napoli sacrificando tre discariche sul nostro territorio: Macchia Soprana, Basso dell’Olmo e Parapoti. Non si può continuare a chiedere sacrifici alla Provincia di Salerno e non chiedere il sacrificio ai napoletani di fare una differenziata seria». E Vincenzo De Luca, nel primo Consiglio comunale, quello dell’insediamento al Comune capoluogo attacca proprio sui rifiuti: «Il disastro di Napoli era ampiamente prevedibile». Poi continua, guardando fisso Roberto Celano, consigliere comunale Pdl e presidente di Ecoambiente: «Per fare il nuovo termovalorizzatore ci vogliono quattro anni e noi nel frattempo che facciamo? Dove portiamo la spazzatura domani mattina? Chi avrebbe dovuto costruire soluzioni non lo ha fatto e adesso si torna a parlare di Serre. Lo dissi un anno fa all’evanescente presidente della giunta regionale: Macchia Soprana non può essere aperta, e non per motivi di ordine pubblico ma per motivi di tutela ambientale». Non ha dubbi, De Luca: «Salerno è stata, è e rimarrà una città giardino». Poi torna sul veto della Lega che ha bloccato il decreto per il conferimento dei rifiuti fuori regione: «Tecnicamente Calderoli ha ragione - ammette il sindaco - ma oggi dobbiamo avere tutti lo stesso obiettivo: evitare epidemie a Napoli, che avrà pure sbagliato tutto, ma resta una grande comunità parte essenziale dell’Italia». E nel paese della discarica che dovrebbe riaprire i battenti ai camion provenienti da Napoli c’è già l’attesa della prima colonna di compattatori. «Noi non ci stiamo» ripete come in un mantra il sindaco Palmiro Cornetta e sciorina le motivazioni: «Il sito di Macchia Soprana non é a norma e non può accogliere altri rifiuti. Numerosi cittadini mi hanno già telefonato e sono pronti a sbarrare la strada all’eventuale accesso dei compattatori. Devo aggiungere che la strada che porta a Macchia Soprana è di nuovo impraticabile a causa di una frana non del tutto bonificata». Il paese cerca di vivere una sua normalità e sabato 25 nella biblioteca comunale, ci sarà la presentazione di «Balli e Cavalli», una quattro giorni equestre. «La nostra gente sa già cosa dovrà fare quando vedrà i camion che di certo non arriveranno da soli, ma con una nutrita scorta di polizia - dice Cornetta - Cirielli ora è con noi. Chiede che Macchia Soprana sia bonificata. In un recente passato abbiamo persino denunciato alla magistratura salernitana non solo grosse fuoriuscite di percolato, ma anche la scomparsa di 15 milioni di euro destinati alla mitigazione del rischio inquinamento, a seguito del grave carico d’impatto ambientale già in atto». Poi ripete l’ormai consueto appello: «All’intelligenza del presidente del Consiglio dei ministri e del capo del dicastero dell’Ambiente Prestigiacomo, ai quali, telefonicamente e di persona, ho già rappresentato il disastro in atto».

Powered by PhPeace 2.6.4