De Magistris sfida l'emergenza "Pene più dure per i piromani"
Tre siti di trasferenza, la dichiarazione di emergenza sanitaria e sociale (l’Intifada della munenzza), raccolta non stop e in campo anche Napoli Servizi per la differenziata, che va fatta anche e soprattutto nell’emergenza. Sanzioni fino a 500 euro per chi getta la spazzatura fuori orario e pene durissime per i piromani dei cumuli «che arrecano un danno alla sulute più grave dei sacchetti abbandonati per strada». Il sindaco Luigi de Magistris emana un’ordinanza - con ben 10 milioni di euro per la sua attuazione - dura per cercare di ripulire Napoli e arginare l’emergenza. Si smarca politicamente da Provincia e Regione e chiede al prefetto di intervenire perché i due enti applichino la legge e dunque, soprattutto la Provincia, indichi dove andare a sversare i rifiuti. Giornata campale quella di ieri sul fronte rifiuti terminata come al solito in Prefettura nell’ennesima riunione fiume e con la decisione di mettere tutto il parco macchine sotto scorta. Cominciamo dai siti di trasferenza che sono tre e che la Provincia ha già sdoganato. «Il Comune ha individuato i siti - spiega il sindaco - in questo modo non dovremmo più dipendere da nessuno. Non voglio dire dove si trovano per motivi di riservatezza, c’è gente che lavora contro la città. L’obiettivo è quello dell’autonomia». Tuttavia i tre siti dovrebbero essere oltre all’ex Icm a Ponticelli nell’area dove dovrebbe sorgere l’inceneritore della discordia, i capannoni dismessi di Gianturco e l’ex mercato dei fiori di San Pietro a Patierno. Tutti e tre possono contenere oltre 3000 tonnellate di rifiuti per un tempo non superiore ai 3 mesi, quanto basta per ripulire Napoli da subito. Un segnale forte che la città manda alle altre province e Comuni, come dire che Napoli si assume le sue responsabilità e non chiede solo di poter portare la spazzatura fuori dalle sue mura. Raccolta dei rifiuti «senza soluzione di continuità», 24 ore su 24 è un altro elemento caratterizzante dell’ordinanza con il quale si ordine all’Asìa la «rimozione immediata dei cumuli che ingombrano le strade di Napoli». L’ordinanza avrà valore 30 giorni poi in base alla situazione si verificherà se prorogarla o meno. «Non è una rottura dei rapporti istituzionali con la Regione Campania e la Provincia di Napoli. Solo che siamo stanchi di aspettare». Priorità nella rimozione dei rifiuti nei pressi di scuole, ospedali, case di cura e mercati. Ma l’attività di raccolta, «sia pure parziale - come si legge nel testo - sarà distribuita su tutto il territorio cittadino in modo da evitare che i rifiuti restino troppo a lungo nelle strade». Nelle isole ecologiche itineranti, lavorerà personale della Napoli servizi, azienda del Comune che si occupa tra l’altro della pulizia di edifici scolastici. Spetterà alla Polizia municipale assicurare «ogni forma di assistenza necessaria al personale di Asìa e di Napoli servizi» anche attraverso turni di lavoro straordinario. Coadivati in queste scorte esasperanti dalle forze dell’ordine come ha decretato il prefetto Andrea De Martino ieri sera. Negozianti e commercianti non potranno depositare imballaggi di carta e cartone sulle strade. Dovranno conservarli all’interno dei locali e conferirli solo dopo che l’Asìa avrà comunicato il calendario per il ritiro. «Il mio ringraziamento - racconta de Magistris - va ai lavoratori di Asìa che stanno lavorando benissimo pur in condizioni difficili. Abbiamo ereditato dalla giunta Iervolino un parco mezzo funzionante solo al 30 per cento».
Il sindaco Luigi de Magistris incontra oggi il ministro Stefania Prestigiacomo. Nel corso del vertice il primo cittadino di Napoli illustrerà al ministro il piano per la differenziata e chiederà un sostegno economico per realizzare gli impianti, a partire dal compostaggio. «Discuteremo delle risorse per la raccolta differenziata», ha infatti affermato ieri in conferenza stampa de Magistris. «Nonostante la situazione delle casse comunali che ci ha lasciato la Iervolino - ha chiarito a tal proposito il sindaco - abbiamo investito tutto sul settore dei rifiuti, a cominciare dai mezzi dell’Asìa, che sono danneggiati nel 70 per cento dei casi». De Magistris ha inoltre ricordato lo sblocco di 8 milioni e 250mila euro da destinare sempre alla differenziata, da parte della Regione Campania. Il vertice servirà a stabilire una strategia comune per superare l’emergenza in atto all’ombra del Vesuvio.