Corsa contro il tempo per i pagamenti la prefettura sollecita i Comuni morosi
Una corsa contro il tempo per racimolare, entro il 30 giugno, i fondi necessari per il pagamento di almeno una delle due mensilità arretrate (maggio e giugno) reclamate, con la quattordicesima, dai lavoratori dell’articolazione casertana del Consorzio Unico di bacino. È questo, in sintesi, l’impegno assunto nel corso della riunione svoltasi in prefettura, a cui hanno partecipato i rappresentanti sindacali di categoria mentre all’esterno continuava la protesta dei lavoratori. Ognuno dovrà recitare la sua parte: dalla prefettura alla Provincia; dal Consorzio unico di bacino ai Comuni. Almeno questo è stato l’impegno assunto nei confronti delle parti sociali, che, però, hanno confermato lo stato di agitazione e lo sciopero indetto per lunedì. Il commissario liquidatore del Cub, Domenico Pirozzi, come è stato poi riferito da chi ha partecipato all’incontro, dopo aver illustrato la crisi finanziaria e di liquidità con cui è costretto a fare i conti (alcuni sindacalisti hanno riferito di frizioni con il subcommissario casertano Gaetano Farina Briamonte), quando i sindacati hanno contestato la disparità di trattamento rispetto a quello riservato ai lavoratori dell’articolazione napoletana che non lamentano arretrati, ha spiegato di essere stato autorizzato dalla Provincia di Napoli a liberare parte dei fondi (pari a 4 milioni) vincolati perché destinati a lavori affidati a una ditta poi destinataria di un’interdittiva. E così la Provincia di Caserta, rappresentata dal direttore generale Raffaele Picaro, è stata sollecitata a inoltrare analoga richiesta al commissario liquidatore. In pratica l’amministrazione provinciale dovrebbe autorizzare l’utilizzo di parte dei quattro milioni vincolati in cassa. Altro argomento di discussione il nodo pignoramenti. Come è stato riferito nel corso dell’incontro, una società, che vanta un credito di 4 milioni nei confronti del Consorzio, ha presentato istanza di pignoramento anche nei confronti degli enti che versano soldi al consorzio. Da qui le difficoltà, come spiega Giuseppe Gravino della Fit-Cisl («l’istanza è stata inoltrata a dodici enti», dice), della Provincia nell’erogare 1,7 milioni allo stesso consorzio come corrispettivo per l’attività del trattamento del percolato. Ai Comuni morosi, alcuni anche per importi rilevanti, invece, la prefettura solleciterà il pagamento delle quote mensili per favorire il superamento della crisi di liquidità. L’altro nodo affrontato è quello relativo al passaggio degli organici alla società provinciale, che per il capoluogo è la Gisec