Due mesi senza stipendio, operai bloccano la città con la spazzatura

Barricte con i cassonetti in centro, poi i dipendenti del Consorzio occupano lo Stir
22 giugno 2011 - Andrea Ferraro
Fonte: Il Mattino Caserta

Dal traffico bloccato nel centro del capoluogo all’occupazione dello Stir di Santa Maria Capua Vetere. I lavoratori del Consorzio unico di bacino della provincia di Caserta sono sul piede di guerra. L’esito del vertice svoltosi in prefettura, dove è approdata la spinosa vicenda del mancato pagamento a circa milletrecento unità di due mensilità e della quattordicesima per la nota crisi di liquidità, non li ha soddisfatti. E così alle proteste inscenate in mattinata da un centinaio di operai ha fatto seguito quella messa in atto nel pomeriggio allo Stir, dove due dirigenti del Sindacato azzurro sono saliti su una scala antincendio minacciando, come rileva il segretario regionale Guidotti, di darsi fuoco, mentre un’altra decina di lavoratori ha bloccato l’accesso nella struttura agli autocompattatori. La giornata di tensione e disagi comincia, intorno alle 9, in corso Giannone, sotto la sede del Consorzio unico di bacino. Pochi minuti e l’esasperazione prende il sopravvento. C’è chi lancia in strada vasi contenenti piante ornamentali. Sulla carreggiata finiscono anche fogli di carta e bidoni per la raccolta dei rifiuti. Il risultato è che la circolazione viene bloccata anche nel primo tratto di via Tanucci. I vigili urbani e gli ausiliari del traffico vengono subito allertati. Il traffico nel capoluogo comincia a risentirne. A complicare la situazione il trasferimento dei manifestanti in piazza della Prefettura in vista del confronto previsto al Palazzo di Governo. La tensione si taglia a fette. I lavoratori reclamano il pagamento delle mensilità arretrate da corrispondere a circa milletrecento unità. Protestano anche per la disparità di trattamento rispetto a quella ricevuta dai lavoratori dell’articolazione napoletana ai quali gli stipendi sono stati corrisposti regolarmente. Intanto, intorno alle 11,30, dopo le operazioni di pulizia, viene disposta la riapertura di corso Giannone. Riapertura che dura pochi minuti. Le notizie che arrivano dalla prefettura, compresa quella del nodo pignoramenti, non sono incoraggianti e così i manifestanti alzano il tiro posizionando anche un mezzo all’inizio di via Pollio, all’ingresso della ztl. La circolazione viene interdetta in via Alois e corso Giannone con comprensibili ripercussioni negative sul traffico in altre zone della città. La situazione torna alla normalità intorno alle 14 ma i lavoratori non sono soddisfatti. I dipendenti, infatti, in un comunicato diramato in serata al quale vengono allegati i dati dei flussi finanziari dell’ultima gestione commissariale, «dissociandosi dalle sigle sindacali», esternano «le proprie preoccupazioni per la deriva cui è avviato il neo Consorzio Unico di bacino delle province di Napoli e Caserta, ritornato pari, se non peggio, allo stato di mal gestione cui già versavano i disciolti consorzi di bacino». Confermati, poi, lo stato di agitazione e lo sciopero indetto per lunedì. Nel pomeriggio, invece, la tensione si è trasferita allo Stir, dove, come annuncia in una nota il segretario generale regionale del Sindacato azzurro, Vincenzo Guidotti, due dirigenti sindacali sono saliti su una scala antincendio minacciando di darsi fuoco. Chiedono il pagamento degli arretrati a tutti i lavoratori. Sul posto sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco.

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